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Banche, il meccanismo per superare gli shock sul tavolo dell'Ecofin

Economia
Banche, il meccanismo per superare gli shock sul tavolo dell'Ecofin
(Teleborsa) - Torna sul tavolo dell'Ecofin il rompicapo della soluzione delle crisi bancarie, che dovrebbero muoversi su un doppio binario, prevedendo un "bail in", ovvero l'intervento di azionisti ed obbligazionisti" ed un "fondo per la risoluzione delle crisi", nel caso di gravi difficoltà della banca. A spiegarlo, entrando alla riunione dell'Ecofin è stato il Presidente dell'Eurogruppo, Jeroen Dijsselbloem, che già ieri aveva anticipato il possibile accordo per oggi o al massimo entro fine anno.



Se però la decisione non dovesse essere presa oggi, il dossier finirebbe sul tavolo del summit europeo del 19-20 dicembre prossimo, con tempi che rischiano di essere ben più lunghi.

L'obiettivo del meccanismo unico per la risoluzione delle crisi bancarie, che fa eco all'unione bancaria firmata BCE, è quello di assicurare la stabilità finanziaria ed evitare che paghino i contribuenti.

Una cosa è certa, all'Ecofin i lavori non termineranno molto in fretta, tant'é che qualcuno ha preventivato trattative ad oltranza, per giungere al più presto ad un accordo.

Il Ministro francese Pierre Moscovici, arrivando a Bruxelles, ha precisato che serve un meccanismo di "solidarietà" che assicuri il rapido assorbimento degli shock, finanziato dall'industria bancaria. Un accordo entro oggi? "Magari dovremo tornare qui", si lascia sfuggire Moscovici.

Più ottimista sul raggiungimento di un compromesso quest'oggi il Ministro delle finanze della Lituania, Rimantas Sadzious, che ha anche la presidenza di turno del Consiglio europeo.

Intanto, la federazione degli industriali europei, BusinessEurope, guidata dalla battagliera Emma Marcegaglia, sta facendo pressioni affinché i leader europei trovino subito una soluzione alle crisi bancarie, unico fattore in grado di rafforzare la stabilità e la crescita dell'Eurozona, dove i prestiti sono crollati a partire dal 2011.
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