(Teleborsa) - Il Presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, si conferma sempre più colomba.
Durante un suo intervento ad un convegno a Chicago, la Yellen ha dichiarato che la ripresa non ha lasciato da parte la recessione per molti americani, motivo per cui la banca centrale manterrà il suo sostegno "straordinario" per l'economia per "qualche tempo a venire".
Posizione non nuove quelle espresse da Janet Yellen, che fin dal suo insediamento a governatore della Fed ha sempre perorato
la politica espansiva dell'ex numero uno Ben Bernanke. Un passaggio di testimone senza traumi quindi quello che c'è stato alla Banca centrale americana che si è prefissata come scopo quello di dare
il massimo sostegno all'economia Nel suo discorso Janet Yellen ha fornito esempi di vita reale di persone colpite dalla crisi, sottolineando che " anche se noi lavoriamo attraverso i mercati finanziari, il nostro obiettivo è quello di aiutare Main Street e non Wall Street" e quindi l'economia reale.
Il numero uno della Fed ha notato che ci sono "7 milioni di persone che lavorano a tempo parziale, ma che vorrebbero un lavoro a tempo pieno". Questo numero è molto più grande del tasso di disoccupazione del 6,7%, sottolineando come le "condizioni del lavoro siano peggiori rispetto a quanto indicato dal tasso di disoccupazione. Inoltre, il numero di persone che smettono volontariamente il posto di lavoro " è notevolmente al di sotto dei livelli pre-recessione.
La chair woman della Fed ha anche messo in risalto come ci sia una "quota straordinaria" di disoccupati che sono senza lavoro da sei mesi e oltre.
Yellen pensa che questi sono destinati a rientrare nel mercato del lavoro." Questo fatto mi fa sperare che una quota significativa di disoccupati di lunga durata in ultima analisi possa beneficiare di un mercato del lavoro più forte " ha spiegato Janet Yellen.
"Per tanti motivi che ho notato oggi , penso che sia ancora bisogno di questo impegno straordinario" da parte della Fed che ci "sarà ancora per qualche tempo, ha spiegato Janet Yellen, sottolineando di credere che il suo "punto di vista sia ampiamente condiviso dai suoi colleghi responsabili delle politiche della Fed ",