(Teleborsa) - Battuta d'arresto per le vendite al dettaglio in Giappone nel mese di aprile, dopo l'eccezionale balzo registrato a marzo che aveva spinto il dato sui massimi degli ultimi 17 anni.
A penalizzare i consumi è stato soprattutto l'aumento dell'IVA deciso dal governo, il primo in 17 anni, per ripianare le finanze ormai a brandelli.
Nel mese in questione, le vendite hanno segnato una discesa del 4,4%, registrando la peggiore perdita degli ultimi 14 anni. Tale dato si confronta con il +11% registrato a marzo, secondo i dati resi noti dal Ministero del Commercio Internazionale e dell'Industria (METI). Le attese del mercato erano per una flessione del 3,3%. In calo anche le vendite all'ingrosso, segnando un decremento tendenziale del 3,7% dal +7,5% precedente. Pertanto, le vendite totali hanno evidenziato un calo del 3,9%, dopo il +8,5% di marzo. Le vendite dei grandi magazzini hanno registrato una flessione del 6,1% (-6,8% a livello adjusted) dal +17% precedente (+16,1% adjusted).