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USA e NATO divisi sulle politiche in Iraq e Russia

Politica
USA e NATO divisi sulle politiche in Iraq e Russia
(Teleborsa) - Il presidente Barack Obama si dice sicuro di poter aggregare gli stati arabi sunniti per contrastare e sconfiggere le avanzate dello Stato Islamico in Siria e in Iraq.

"La politica di quelle zone è molto complessa e articolata; non è quindi una faccenda semplice", spiega Ramzy Mardini, analista geopolitico presso la NATO. "Obama non sembra disposto a farla, al di là degli interventi militari, perché nessun leader arabo vuole unirsi pubblicamente con il "Grande Satana" americano e i "crociati" europei nel combattere una guerra in Medio Oriente".

Mentre i leader arabi potrebbero essere utili nelle giuste circostanze, "la tensione si trova negli Stati Uniti che pretendono un ruolo pubblico per gli Stati arabi, che invece preferirebbero un ruolo più defilato", ha aggiunto Mardini. "Gli arabi sono preoccupati per contraccolpo interno."

Mentre si prepara a spiegare la sua strategia all’opinione pubblica americana, Obama ha sottolineato l'importanza di lavorare a più stretto contatto con i partner arabi, escludendo categoricamente un intervento terrestre delle truppe USA.

"Stiamo sollecitando gli stati arabi sunniti ad intensificare il loro apporto, non solo l'Arabia Saudita, ma anche altri partner, come la Giordania, gli Emirati Arabi Uniti, e la Turchia", ha detto ieri Obama in un'intervista televisiva, anticipando che spiegherà domani il suo progetto in un incontro con i leader del Congresso e in un discorso alla nazione il 10 settembre.

Nel frattempo il Segretario di Stato USA, John Kerry, è in visita in Medio Oriente, mentre il segretario alla Difesa Chuck Hagel si recherà in Turchia, un alleato della NATO che confina proprio con la Siria.

Anche gli alleati europei della NATO si stanno muovendo con cautela, perché lo Stato Islamico non è l’unica sfida da prendere in considerazione. La periferia europea è minacciata dalla crisi ucraina e dalle forzature della Russia e gli europei non concordano con gli USA sulle ultime sanzioni da imporre a Putin.
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