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Stessa TASI, stesso caos. Ecco come orientarsi

Economia
Stessa TASI, stesso caos. Ecco come orientarsi
(Teleborsa) - L'unica certezza è che entro domani, 10 settembre, i cosiddetti "Comuni ritardatari" dovranno comunicare al Ministero delle Finanze le aliquote. Per il resto, il come e il quanto restano ancora un rebus per moltissimi cittadini italiani.

Torna, puntuale, l'ormai immancabile caos TASI, dove per TASI (imposta sui servizi indivisibili) si intende una delle tre tasse che compongono la IUC (Imposta Unica Comunale) assieme a IMU (la tassazione su seconde case & co.) e la Tari (tassa sui rifiuti). Introdotta dalla legge di Stabilità 2013, è un'imposta comunale sui servizi rivolti alla collettività quali ad esempio la manutenzione stradale o l'illuminazione comunale.

Essa viene calcolata sulla base imponibile della rendita catastale della prima casa di proprietà e pagata anche dagli affittuari che, però, devono versare solo una parte del totale, compresa fra il 10% ed il 30%, a seconda di quanto stabilito dal Comune.

Il caos si genera perché i Comuni devono stabilire sia l'eventuale maggiorazione dell'aliquota (quella base è dell'1 per mille) che la percentuale a carico degli affittuari, ma non tutte le Amministrazioni municipali hanno risposto alla prima chiamata (per comunicare al Ministero delle Finanze le aliquote), che era a maggio.

Scorrendo il sito del Ministero delle Finanze si apprende che ad ora i Comuni che hanno visto pubblicare la delibera sull'apposito portale sono circa 5.200 su 8.057. I dati vanno però presi con le pinze perché bisogna attende l'elaborazione finale da parte del Ministero.

Ad ogni modo, si creeranno tre diversi scenari:
- Nei Comuni che avevano deliberato le aliquote a maggio, i cittadini hanno già versato l'acconto. Ora devono informarsi se l'Amministrazione comunale ha optato per lo status quo o introdotto modifiche. In qualunque caso, comunque, dovranno versare il saldo finale entro il 16 dicembre.

- Nei comuni che hanno scelto di deliberare entro il 10 settembre i cittadino dovranno versare l'acconto entro il 16 ottobre, il saldo finale entro il 16 dicembre.

- Nei Comuni che non delibereranno entro il 10 settembre i cittadini pagheranno la TARI con l'aliquota base dell'1 per mille in un'unica soluzione entro il 16 dicembre.

NOTA BENE: il pagamento avviene mediante modello F24 o bollettino di conto corrente postale. Tranne rare eccezioni NON viene inviato per posta.
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