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Le priorità di Napolitano e Draghi non collimano: crescita vs riforme

Economia
Le priorità di Napolitano e Draghi non collimano: crescita vs riforme
(Teleborsa) - La crisi economica rischia di minare le basi dell'Unione Europea. Dopo la ribellione di Parigi alle politiche di austerity, Bruxelles deve fare i conti con l'Italia.

La Francia ha annunciato proprio ieri che non rispetterà il patto di stabilità allargando i confini del proprio deficit mentre la nostra Penisola ha deciso di rinviare il pareggio di bilancio al 2017.

Il presidente della Repubblica italiana, Giorgio Napolitano, si è subito schierato a difesa della nazione che rappresenta, dichiarando durante un incontro a Napoli con il presidente della Banca Centrale Europea (BCE), Mario Draghi, per il consiglio direttivo della BCE di oggi, che "la sfida numero uno è aprire un nuovo sentiero di forte e sostenibile crescita in Europa".
La principale preoccupazione, ha spiegato il Capo dello Stato al numero uno della BCE, è "l'altissimo tasso di disoccupazione" raggiunto nell'eurozona, ma "soprattutto in alcuni paesi come l’Italia". "Questo è un motivo di preoccupazione non solo per il presente, ma anche in una prospettiva più lunga", ha aggiunto l'inquilino del Quirinale.

Diverse le priorità di Draghi, convinto che "il rispetto delle regole non è un ostacolo alle riforme". "Penso – ha detto il governatore della BCE – che siamo tutti d’accordo sul fatto che la politica monetaria da sola non può restituire fiducia e far ritornare l’area Euro alla crescita". "La chiave per sostenere la crescita è l’incremento degli investimenti. La politica monetaria può giocare il ruolo di abbassare il costo dei capitali", ma "la politica fiscale e le riforme strutturali devono fare la loro parte".
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