(Teleborsa) - Nessuna novità dal fronte retribuzioni in Italia. Secondo quanto rilevato dall'ISTAT, a
settembre l'indice delle
retribuzioni contrattuali orarie è rimasto invariato rispetto al mese precedente, aumentando dell'1,1% nei confronti di settembre 2013, esattamente
ad agosto.
Complessivamente, nei
primi nove mesi del 2014 la retribuzione oraria media è cresciuta dell'1,3% rispetto al corrispondente periodo del 2013.
Con riferimento ai principali
macrosettori, le retribuzioni sono salite dell'1,3% per i dipendenti del settore privato, mentre restano ferme per quelli della pubblica amministrazione.
I settori che presentano gli
incrementi tendenziali maggiori sono telecomunicazioni, estrazione minerali, gomma, plastica e lavorazione minerali non metalliferi.
Si registrano
variazioni nulle in tutti i comparti della pubblica amministrazione e una
variazione negativa nel settore dei trasporti, servizi postali e attività connesse.
Tra i contratti monitorati dall'indagine, nel mese di settembre non sono stati recepiti nuovi accordi e nessuno è scaduto.
Alla fine di settembre la quota dei dipendenti in attesa di rinnovo è del 59% nel totale dell'economia e del 47% nel settore privato. L'attesa del rinnovo per i lavoratori con il contratto scaduto è in media di 33 mesi per l'insieme dei dipendenti e di 18,1 mesi per quelli del settore privato.