(Teleborsa) - L'Italia rischia una procedura per deficit eccessivo. E' quanto emerge dalle ultime previsioni economiche autunnali della
Commissione europea in cui l'esecutivo comunitario stima che il disavanzo italiano raggiungerà il 3% del Prodotto Interno Lordo.
Secondo Bruxelles il
deficit di bilancio del Belpaese si ridurrà, poi, al 2,7 per cento nel 2015 e al 2,2 per cento nel 2016. Nel frattempo il debito si attesterà al 132,2% quest'anno e raggiungerà un picco del 133,8% il prossimo anno per calare successivamente al 132,7% nel 2016.
L'UE ha tagliato le stime sul
PIL italiano prevedendo una contrazione dello 0,4% per poi risalire dello 0,6% nel 2015 e dell'1,1% nel 2016. Tali stime sono peggiori di quelle rilasciate ieri dall'
Istat secondo cui il 2014 chiuderà con un PIL in contrazione dello 0,3% mentre la ripresa si vedrà con un anno di ritardo rispetto alle previsioni originarie, nel 2015, quando l'economia italiana segnerà un +0,5%.
Quanto al
tasso di disoccupazione "resta elevato ai suoi livelli storici" e si riflette "nell'attività economica depressa": la Commissione prevede una disoccupazione al 12,6% per il 2014 e 2015.
Anche Bruxelles dunque gela il
governo Renzi dopo
il freno messo da Bankitalia e Corte dei Conti sulla legge di Stabilità.