(Teleborsa) - Il progetto
South Stream, il gasdotto che connetterà direttamente Russia ed Europa, eliminando ogni Paese extra-comunitario dal transito, non è "più in lista priorità". A dichiararlo il ministro dello Sviluppo economico,
Federica Guidi, aggiungendo: "consideriamo più strategiche e prioritarie altre opere che si tirano dietro una diversificazione anche dei fornitori", riferendosi al
gasdotto Tap che dovrebbe portare il gas dall'Azerbaijan alla Puglia a partire dal 2020.
Ad inizio mese l'Amministratore Delegato dell'Eni,
Claudio Descalzi, aveva dichiarato in merito al progetto: "stiamo discutendo di trovare un finanziamento o di diluire la nostra partecipazione. Il nostro obiettivo è di spendere non oltre quanto messo in budget. Se questo non fosse possibile, abbiamo una opportunità contrattuale di poter uscire, una cosa che valuteremo". "La nostra uscita - ha precisato poi il manager - non mette in pericolo la condotta, che sarà fatta anche senza
Eni. Non c'è nessun problema per
Saipem che ha un contratto solido e sta già lavorando".