(Teleborsa) - La modalità devastante dell’
attacco degli hackers alla
Sony sarebbe una fantastica trama per un grande film di spionaggio, in cui un
ex dipendente scontento organizza un’
atroce vendetta in combutta con una rete di hackers.
Tutte le parti intervenute a qualsiasi titolo a commentare l’accaduto, concordano sul fatto che
l'attacco informatico contro la Sony è senza precedenti e con una portata distruttiva molto elevata. Un attacco che non è destinato ad arricchire qualcuno o a "rubare" una qualche particolare tecnologia, ma specificamente per
umiliare e danneggiare una multinazionale, con un urto criminale davvero violento.
L'entità della violazione alla Sony continua ad essere evidenziata anche dopo una settimana. Finora
le perdite accertate confermano un’emorragia di 11 terabyte di dati, che includono diversi film inediti ed una serie di documenti interni della società, come gli stipendi dei dipendenti, i numeri della previdenza sociale, allegati di e-mail confidenziali e anche un file che conterrebbe un elenco di lamentele circa le condizioni di lavoro in azienda.
Inoltre, secondo voci trapelate, l’azione di hacking presupporrebbe anche un
malware distruttivo per i file in archivio e per danneggiamenti permanenti ai pc.