(Teleborsa) - Evitare a tutti i costi che la
Grecia vada al voto anticipato. E' questo l'obiettivo del Premier ellenico
Antonis Samaras, in questi giorni alle prese con la difficile
partita dell'elezione del Presidente della Repubblica.
In questi giorni Samaras sta tentando in tutti i modi di far sì che il candidato del suo partito,
Stavros Dimas, raggiunga il quorum.
L'ultimo tentativo di convincere il Parlamento all'unità di intenti risale a questo fine settimana. In un inatteso discorso alla Nazione, il Primo Ministro ha chiesto ai parlamentari il massimo consenso, offrendo
in cambio elezioni anticipate per la fine del 2015, dunque prima della scadenza naturale del suo mandato (giugno 2016).
Samaras ha promesso che
il suo Governo si dimetterà non appena avrà concluso le negoziazioni con i creditori internazionali e approvato le riforme politiche e costituzionali.
"Solo una volta che avremo messo al sicuro il Paese economicamente e politicamente potremo pianificare le elezioni, anche entro la fine del 2015. Non possiamo entrare in un periodo di incertezza proprio ora che stiamo uscendo dall'incertezza", ha spiegato ai cittadini.
Ma la
captatio benevolentiae di Samaras non finisce qui: il Capo dell'Esecutivo ha
promesso anche un rimpasto di Governo che permetterà di assumere ruoli chiave anche a politici di altri partiti.
Domani si terrà il secondo voto per l'elezione del Presidente della Repubblica
dopo il
fallimento del primo tentativo. L'ultimo tentativo è previsto per il 29 dicembre.
In caso di fallimento, il Governo sarà sciolto e saranno indette le elezioni entro un mese.