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Obama sfida il Congresso repubblicano. E' braccio di ferro sul Keystone

Politica
Obama sfida il Congresso repubblicano. E' braccio di ferro sul Keystone
(Teleborsa) - Continua il braccio di ferro tra il presidente statunitense Barack Obama e il Congresso USA sulla costruzione dell'oleodotto Keystone. L'oleodotto che dovrebbe unire il nord del Canada al Texas, passando per il già attivo sistema di distribuzione di Cushing, in un sistema di filiere lungo gli oltre 5000 km della "pipeline" ha già portato, qualche tempo fa al primo fallimento della votazione alla Camera che non è passata per un solo voto, non essendo stati raggiunti i 60 voti necessari per l'approvazione.

Ieri, a mettere il bastone tra le ruote al disegno di legge per la costruzione del Keystone XL è arrivato anche il presidente Barack Obama che minaccia di porre il veto sull'oleodotto. A renderlo noto la Casa Bianca che lancia così la propria sfida al nuovo Congresso, insediatosi ieri e che, per la prima volta dal 2005, ritorna in mano ai repubblicani, con il senatore Mitch McConnell che è stato ufficialmente nominato leader della maggioranza al Senato.

Un insediamento che non parte certo sotto i migliori auspici visto che già all'orizzonte si profilano due naufragi per alcune delle priorità dell'opposizione: l'approvazione dell'oleodotto Keystone e i cambiamenti non graditi della riforma sanitaria voluta da Obama, nota come Obamacare.

Sul Keystone, Obama ha già messo i bastoni fra le ruote al progetto visto che la Casa Bianca ha fatto sapere che Obama ricorrerà al veto presidenziale contro il progetto. Un asso nella manica che Obama può giocare se una legge al Senato non ottenga almeno 60 voti.
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