(Teleborsa) - In periodo di crisi fioccano tasse su qualsiasi cosa, ma non sui
contanti.
A precisarlo una fonte del
Tesoro, in riferimento ad alcuni articoli di stampa circolati negli ultimi giorni che ipotizzavano l'applicazione di un bollo sui versamenti in contanti di valore superiore ai 200 euro per diffondere sempre più la moneta elettronica e scoraggiare l'evasione.
Secondo alcuni non si tratterebbe di una vera e propria tassa ma di uno dei tanti strumenti studiati dal governo per incoraggiare la tracciabilità dei pagamenti.
A tal proposito ricordiamo lo
scontrino digitale, che dovrebbe a breve sostituire quello cartaceo per trasmettere tutte le operazioni effettuate dagli esercenti direttamente al Fisco.
Nel frattempo è entrato in vigore l’obbligo per i commercianti, gli artigiani ed i professionisti di
installazione del POS per accettare tutti i pagamenti superiori ai 30 euro.