(Teleborsa) - Domenica 31 maggio quasi 23 milioni di italiani saranno chiamati a rinnovare le cariche di sette Regioni e oltre mille Comuni.
E, mentre l'election day è ormai alle porte,
scoppia il giallo dei cosiddetti "
impresentabili". Ovvero quei candidati che, per varie motivazioni, in primis i guai giudiziari, non sarebbero dovuti comparire nelle liste.
Chi sono questi impresentabili? Una fuga di notizie ha già svelato quattro nomi di "incandidabili pugliesi" ma la Commissione Antimafia ha rinviato a venerdì la pubblicazione degli "impresentabili" candidati nelle liste dei vari partiti per le amministrative. I nomi svelati sono:
Giovanni Copertino (FI),
Fabio Ladisa (Popolari per Emiliano), il fittiano
Massimiliano Oggiano ed
Enzo Palmisano (Area popolare).
Cosa dice la legge italiana in merito? La legge
Severino, approvata dal Parlamento, dice che non ci si può candidare. Un esempio è stato il caso
Berlusconi dichiarato ineleggibile.
Nella "tagliola" della Severino sono finiti anche il sindaco di Salerno
De Luca e il primo cittadino di Napoli
De Magistris, che subito
hanno fatto ricorso a un Tar.
I due sindaci hanno vinto e sono stati reintegrati. Tuttavia, le sezioni unite civili della
Cassazione hanno stabilito che
sulla legge Severino non può esprimersi il Tar, ma un giudice ordinario.
Rischio caos su De Luca. Nel frattempo
De Luca si è candidato alle regionali di domenica prossima alla presidenza della Campania, entrando così nella famosa lista degli "impresentabili".