(Teleborsa) -
C'è fermento attorno a Telecom Italia, vista da molti come
una delle prossime prede di investitori esteri in cerca occasioni interessanti, dopo
l'investimento dei cinesi in Pirelli, ultima di una serie di operazioni che ha visto passare in mani estere dei veri e propri gioielli dell'imprenditoria italiana.
L'attenzione cade ora su Telecom, sia perché il settore è pronto per un
consolidamento, sia perché lo
sviluppo della banca ultralarga in Italia offre potenzialità di crescita enormi. E come ribadito di recente dall'AD di Vodafone, Vittorio Colao,
resteranno quattro grandi operatori in Europa.
Intanto,
rumors di stampa ripropongono il tema dell'aumento della quota del colosso francese Vivendi, che è già primo azionista del gruppo telefonico in seguito all'uscita di
Telefonica ed all'aggiustamento prodotto dalla
transazione GVT.
Secondo queste voci, riportate da Reuters, sarebbe in programma un
aumento della quota al 10%-15%, sotto la regia del finanziere bretone Vincent Bolloré, che appare nella posizione migliore per partecipare al consolidamento del settore ed è storicamente legato all'Italia con la partecipazione in
Mediobanca. Nessun commento è arrivato dalle compagnie interessate.