(Teleborsa) -
Inarcassa ha deciso semplificare la vita ad ingegneri ed architetti, allargando i confini per ottenere la regolarità contributiva.
Il 22 settembre scorso il Consiglio di Amministrazione della
Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti ha deliberato che il mancato pagamento della contribuzione minima corrente - nel 2015 pari a 3.016 euro - non sia considerato come elemento di irregolarità grave e pertanto non ostativo al rilascio della certificazione e che l'attuale soglia di debito grave, sinora fissata a 100 euro, venga innalzata a 500 euro. Il periodo di validità del certificato di regolarità contributiva passa da 90 a 120 giorni. Inoltre il professionista avrà a disposizione 15 giorni anziché 7 per la regolarizzazione spontanea dei debiti o per l'omessa dichiarazione dei redditi, al fine di ottenere il via libera per le stazioni appaltanti.
"I nostri iscritti fanno grandi sacrifici per versare regolarmente i contributi alla Cassa, ben sapendo che non si tratta di una tassa ma del loro stesso futuro previdenziale. Per questo dovevamo agevolarli", ha dichiarato
Giuseppe Santoro, presidente della Cassa. “Con il perdurare della crisi economica e le difficoltà del mercato del lavoro non potevamo più consentire che un debito di soli 100 euro potesse impedire l'accesso a una committenza o l'incasso di crediti vantati verso la P.A., come è invece previsto dalle regole generali applicate agli appalti pubblici", ha aggiunto Santoro.