(Teleborsa) - Il numero uno di
Fiat Chrysler Automobiles, Sergio Marchionne, ha ribadito la
validità degli obiettivi del gruppo torinese sino al 2018 e la volontà di creare valore per gli azionisti, anche in seguito allo scorporo di
Ferrari, che oggi si è quotata a Piazza Affari.
Nel corso della
cerimonia per il debutto della Rossa in Borsa, l'Ad di FCA ha chiarito che
le prospettive non cambiano, anche se oggi il suo valore di mercato è più basso, a causa dello spin off e dei mancati introiti di Ferrari, che oggi è una realtà indipendente.
Quanto al calo odierno delle quotazioni, sia di FCA che di Ferrari, il manager è apparso indubbiamente seccato, ma non preoccupato.
"La chiusura del mercato di oggi non credo sia indice di niente, ci vorrà tempo", ha detto Marchionne, spiegando che bisogna aspettare che nelle prossime settimane le interferenze degli speculatori spariscano.
Il numero uno di Fiat ha poi parlato del
futuro del mercato dell'auto, ricordando "la necessità assoluta di trovare una soluzione strategica per il settore" e la possibilità di trovare un partner.
Sotto quest'ultimo aspetto, Marchionne ha chiarito l'arrivo di un
partner "non è decisivo" e che FCA ha ricevuto
offerte da terze parti che non erano considerate partner ideali. Con il numero uno di GM Mary Barra, Marchionne ha dichiarato che non prenderà più neanche un caffè, a conferma che i
colloqui per una aggregazione sono definitivamente tramontati.
Infine, l'Ad di Fiat ha confermato che FCA correrà sola, cioè
sono escluse nuove acquisizioni ed ha
smentito ancora l'ipotesi di cessione di Magneti Marelli e Comau. Per gli altri marchi del gruppo, Marchionne
smentisce seccamente la quotazione di Maserati, mentre sta pensando al possibile
ritorno dell'Alfa Romeo in Formula 1.