(Teleborsa) -
Ampliano i ribassi le principali borse europee, che domani resteranno chiuse per le festività pasquali. I mercati erano partiti male sulla scia del finale in rosso di Wall Street e di
Tokyo per poi peggiorare a seguito del
taglio delle stime di crescita da parte della BCE. A frenare gli acquisti ancora una volta il crollo del prezzo del petrolio a 38,94 dollari per barile, specie dopo le
preoccupazioni espresse dall'FMI.
Da segnalare inoltre le dichiarazioni del presidente della Fed di St. Louis,
James Bullard, su un probabile aumento dei tassi ad aprile che preoccupa gli investitori in quanto il contesto economico non appare ancora così stabile.
Tra le
variabili macroeconomiche di maggior peso, alle 13:30 verrà distribuito
il dato sugli Ordini beni durevoli degli Stati Uniti, per il quale gli addetti ai lavori prevedono un valore di -2,9%.
Negli Stati Uniti sarà annunciato anche
il dato sul PMI servizi alle 14:45 di questo pomeriggio.
L'
Euro / Dollaro USA continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,28%. Lieve calo dell'
oro, che scende a 1.218 dollari l'oncia.
Torna a salire lo
spread, attestandosi a 112 punti base, con un aumento di 3 punti base, con il rendimento del BTP decennale pari all'1,29%.
Tra i listini europei, spicca la prestazione negativa di
Francoforte, che scende dell'1,45%,
Londra scende dell'1,35% mentre
Parigi registra un ribasso dell'1,90%.
A Piazza Affari, il
FTSE MIB è in calo (-1,26%) e si attesta su 18.230 punti.
Tra le
migliori azioni italiane a grande capitalizzazione, buona performance per
Banca Popolare dell'Emilia Romagna, che cresce dell'1,45%.
Sostenuta
Snam, con un discreto guadagno dell'1,13%.
Buoni spunti su
Terna, che mostra un vantaggio dell'1,11%.
Dopo l'euforia iniziale sull'
ok alla fusione, passano in negativo la
Banca Popolare di Milano -5,21% e il
Banco Popolare -5,15%.
In caduta libera
Saipem, che affonda del 4,29%, complice la caduta del prezzo del greggio.
Pesante
UBI Banca, che segna una discesa del 4,07%.
Giù
ENI -2,08%,
vittima del taglio di rating da parte di S&P.
Sul listino completo brilla
Mondadori +2,15%, dopo l'
ok condizionato dell'Antitrust all'acquisto di Rcs Libri.