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La produzione frena ma continuano a correre elettronica e auto

Economia, Macroeconomia
La produzione frena ma continuano a correre elettronica e auto
(Teleborsa) - La produzione industriale italiana ha frenato a febbraio, dopo aver riportato la crescita più altra degli ultimi 4 anni il mese precedente. La diminuzione però è meno marcata delle attese e getta le basi per un recupero.

Secondo i dati Istat, la produzione a febbraio è diminuita dello 0,6% su mese, meglio delle attese degli analisti che indicavano un calo dello 0,7%, mantenendo nella media del trimestre (dicembre-febbraio) un aumento dello 0,3%.

Corretto per gli effetti di calendario, il dato registra un aumento in termini tendenziali dell’1,2% (meno dell'1,6% stimato dagli analisti), mentre la crescita media dei primi due mesi evidenzia un aumento del 2,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

In termini tendenziali gli indici corretti per gli effetti di calendario registrano, a febbraio 2016, aumenti nei comparti dei beni strumentali (+6,9%), dei beni intermedi (+2,8%) e, in misura più lieve, dei beni di consumo (+0,3%); segna invece una significativa diminuzione il comparto dell’energia (-4,6%).

Per quanto riguarda i settori di attività economica, i comparti che registrano la maggiore crescita tendenziale sono quelli della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi (+8,3%), della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (+8,2%) e delle altre industrie manifatturiere, riparazione e installazione di macchine ed apparecchiature (+8,2%). Le diminuzioni maggiori si registrano nei settori della fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-7,5%), della fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-5,5%) e delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-2,4%).

Va segnalato però il proseguimento del rally del settore auto, che segna una crescita della produzione del 15,3% su base annua, grazie all'ottimo andamento delle immatricolazioni.
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