(Teleborsa) - Rifiuti al centro di un
caso politico a Roma. Il PD si scaglia contro il Movimento 5 Stelle e contro
l'assessore pentastellato ai rifiuti,
Anna Muraro, accusato di aver
preso denaro per anni dall'Ama, l'Azienda che gestisce per il Comune appunto la spazzatura - si parla di cifre intorno al
milione di euro per 12 anni di consulenze. La bomba esplode a seguito di un tweet della
senatrice Pd, Monica Cirinnà: 'La nostra Roma invasa dai rifiuti e un'assessore che si professa estranea a tutto ma poi lavora per Ama da anni. Un film:
#monnezzopoli'.
Un vero e proprio
attacco frontale, sostenuto anche dalle dure parole della
capogruppo del Pd in Assemblea capitolina, Michela Di Biase, che ha addirittura presentato
un'interrogazione alla neo sindaco, Virginia
Raggi, per avere chiarimenti su "quale ruolo ha avuto l'assessore Muraro, prima di assumere l'incarico di giunta, rispetto ad Ama, quali
compensi abbia percepito dall'azienda e se abbia avuto incarichi professionali di qualsivoglia natura, con altre aziende pubbliche o private del
settore gestione rifiuti". Per questo motivo si chiede che la "sindaca Raggi venga lunedì in Aula Giulio Cesare
a riferire sull'assessore Muraro. I Cinque Stelle mettano in pratica la trasparenza che finora hanno solo predicato".
La
Muraro in sua difesa ha replicato: "Se sono stata contattata dalla
Procura? No. Cosa farei se dovessi
essere indagata? Non posso pensare a una cosa che non è nella mia disponibilità. Ma ho pronto
un mio dossier, lo tirerò fuori al momento giusto".
A fare quadrato attorno all'assessore ai rifiuti il
gruppo capitolino del M5S, che in una nota ha definito "
medaglia al valore gli attacchi del Pd, perché dimostrano che sui rifiuti abbiamo scoperchiato il
vaso di Pandora. La città è con noi e sappiamo che Ama ha le potenzialità per
ripulire la città. Bisogna rimetterla in moto e introdurre un'amministrazione che la sappia gestire in modo
trasparente e produttivo".