(Teleborsa) - Il
miglioramento delle condizioni economiche in Nuova Zelanda, ha portato le autorità monetarie a lasciare invariata la politica monetaria nazionale.
La
Banca centrale neozelandese (Rbnz) ha confermato il costo del denaro al 2%, segnalando tuttavia che vi saranno nuovi tagli se si renderà
necessario sostenere l'inflazione in modo che ritorni vicina al target del 2%.
"Le nostre proiezioni indicano che sarà necessario un ulteriore allentamento della politica per garantire che la futura inflazione si avvicini alla metà del nostro target", ha spiegato il
governatore Graeme Wheeler, nella nota che accompagna la decisione.