(Teleborsa) -
E' contrastata la situazione dell'industria italiana che vede gli ordinativi in calo, confermando la fase di difficoltà dell'economia e il fatturato in crescita.
A
luglio, rispetto al mese precedente,
nell'industria si rileva un incremento del 2,1% per il fatturato, mentre gli
ordinativi segnano una flessione (
-10,8%). Lo rivela l'
ISTAT che spiega come l'aumento del fatturato sia dovuto al positivo andamento del mercato interno (+3,2%), mentre il mercato estero è rimasto stabile.
Nella media degli ultimi tre mesi, l'indice complessivo diminuisce dello 0,4% rispetto ai tre mesi precedenti (-0,2% per il fatturato interno e -0,9% per quello estero).
Corretto per gli effetti di calendario (i giorni lavorativi sono stati 21 contro i 23 di luglio 2015), il
fatturato totale cala in termini tendenziali dello 0,7%, con un lieve aumento sul mercato interno (+0,2%) e una flessione su quello estero (-2,2%).
Gli indici
destagionalizzati del
fatturato segnano incrementi congiunturali per tutti i raggruppamenti principali di industrie, particolarmente rilevanti per i beni strumentali (+4,7%) e per l’energia (+3,8%).
L'indice grezzo del fatturato cala, in termini tendenziali, del 6,7%. Il contributo negativo più ampio viene dalla componente interna dei beni intermedi.
Per il
fatturato manifatturiero, l'incremento tendenziale più rilevante si registra nelle industrie tessili e dell’abbigliamento (+6,1%), mentre la maggiore diminuzione riguarda la fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (-15,3%).
Nel confronto con il mese di luglio 2015, l'indice grezzo degli ordinativi segna un calo dell'11,8%. L'incremento più rilevante si registra nei prodotti elettronici (+20%), mentre la flessione maggiore si osserva nella fabbricazione di mezzi di trasporto (-35,6%) e in particolare nel settore della cantieristica.