Facebook Pixel
Milano 17:35
34.249,77 +0,91%
Nasdaq 21:22
17.753,99 +1,86%
Dow Jones 21:22
38.288,49 +0,53%
Londra 17:35
8.139,83 +0,75%
Francoforte 17:37
18.161,01 +1,36%

Scuola, il MEF sbarra la strada all'assegnazione di 25mila cattedre

Economia, Scuola
Scuola, il MEF sbarra la strada all'assegnazione di 25mila cattedre
(Teleborsa) - "La proposta partita dal MIUR di trasformare in organico di diritto 25mila posti da insegnanti dell'organico di fatto, di cui 6-7mila di sostegno, altrimenti non utilizzabili per i trasferimenti e le immissioni in ruolo, è stata bocciata dai tecnici del Ministero dell'Economia e delle Finanze". E' quanto denuncia il sindacato della scuola Anief.

Secondo le spiegazioni degli economisti di Stato, la spesa da affrontare per attuare l'operazione sarebbe eccessiva. Si tratterebbe di portare a bilancio una spesa fissa, circa 700-800 milioni di euro che, oggi, non lo è. Una spesa che, sempre per il MEF, attraverso gli scatti e le ricostruzioni di carriera, crescerebbe di anno in anno. L'ultima parola per trovare un'eventuale soluzione spetterà ora a Palazzo Chigi ma, comunque vada, sarà un insuccesso: i posti vacanti da tramutare sono, infatti, più del triplo di cui oltre 35mila solo sul sostegno (non appena 6-7mila).

Marcello Pacifico (Presidente nazionale Anief e Segretario confederale Cisal) ha così commentato la decisione:"Prima si dice che si vuole combattere la supplentite poi, però, non si tiene conto che anche quest’anno le lezioni sono iniziate senza un docente su sei e con un alunno su tre privo dell'insegnante di sostegno. La posizione del MEF di continuare ad opporsi alla stabilizzazione del personale è ormai ampiamente superata dalle sentenze della curia d'Europa e della Consulta perché, in mancanza di ragione sostitutive, si deve procedere alla stabilizzazione o almeno al risarcimento per l’abuso dei contratti. È una lezione che hanno appreso al MIUR ma, non ancora, a Viale XX Settembre dove ci si ostina a tirare su i muri. A questo punto, i docenti abilitati con almeno 36 mesi di servizio non devono fare altro che chiedere conto al proprio dirigente, tramite il sindacato, della effettiva natura del posto che occupano, facendo istanza di accesso agli atti. Qualora il posto fosse libero, e lo è nel 70-80% dei casi delle supplenze annuali assegnate ormai tramite graduatoria d’istituto, allora potranno di sicuro rivolgersi al tribunale".




Condividi
```