(Teleborsa) -
Seduta pesante per i mercati del Vecchio Continente, con
Milano in testa alle perdite zavorrata ancora una volta dai bancari.
A deprimere l'umore degli investitori gli
ultimi sviluppi sulle Presidenziali USA, con Donald Trump che a una settimana dal voto è passato in leggero vantaggio sulla Clinton.
Sullo sfondo la
riunione della Fed, che non dovrebbe annunciare cambiamenti rilevanti di politica monetaria. Secondo gli esperti un rialzo del costo del denaro potrebbe arrivare a dicembre.
Lieve aumento per l'
Euro / Dollaro USA, che mostra un rialzo dello 0,28%. Perde terreno il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 45,99 dollari per barile, con un calo dell'1,46%.
In flessione lo
spread, che scende a 155 punti base, mentre il rendimento del BTP a 10 anni si attesta all'1,66%.
Tra i mercati del Vecchio Continente Francoforte segna una perdita dello 0,75%,
Londra un ribasso dello 0,29% e
Parigi una minusvalenza dello 0,63%.
Maglia nera al listino milanese, in una sessione caratterizzata da ampie vendite, con il
FTSE MIB che accusa una discesa dell'1,35%, continuando sulla scia ribassista rappresentata da quattro cali consecutivi in essere da venerdì scorso.
In cima alla classifica dei titoli più importanti di Milano, troviamo
Recordati (+2,02%) e
Campari (+0,77%).
Male invece le banche, in coda al listino. I più forti ribassi si verificano su
Banca Popolare di Milano, che mostra una caduta del 5,82%. Lettera su
Banca Popolare dell'Emilia Romagna, che registra un importante calo del 4,96%. Tonfo di
Banco Popolare, che continua la seduta con un -4,65%. Lima le perdite
MPS -3,27%,
dopo essere stata sospesa stamane sul ritiro di Passera.
In apnea
Fiat Chrysler Automobiles, che arretra del 4,95%, in attesa dei dati sulle
immatricolazioni auto di ottobre.
Sul listino completo male
Stefanel dopo la
richiesta di concordato preventivo.
Tra le
grandezze macroeconomiche più importanti, alle 13:15, negli Stati Uniti, sarà pubblicato
il dato Occupati ADP (valore previsto: 168.000 unità).