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Giornata clou per TIM: oggi si decide su nomine e Golden Power

Nel pomeriggio si riuniranno il CdA del gestore per esaminare il dossier nomine e il comitato di Governo chiamato a deliberare sul caso Vivendi

Economia, Finanza
Giornata clou per TIM: oggi si decide su nomine e Golden Power
(Teleborsa) - Sarà una giornata intensa, questa, per TIM.



Oggi pomeriggio il gestore riunirà il Consiglio di Amministrazione a Roma nel pomeriggio per esaminare il tema delle nomine ancora irrisolto dopo l'uscita di Flavio Cattaneo, ora Amministratore Delegato di Ntv.

Nelle stesse ore si riunisce a Palazzo Chigi il comitato sul Golden Power, già rinviato un paio di volte e fissato all'indomani del vertice italo-francese.

Come noto, il comitato è chiamato a stabilire se esercitare i poteri speciali su TIM (la cosiddetta Golden Power) e decidere se notificare a Vivendi, azionista del gruppo italiano con il 23,9%, la tardiva comunicazione della direzione e coordinamento su TIM, annunciati a fine luglio. Comunicazione poi arrivata dai francesi ma solo il 15 settembre.

Un certo peso avrà anche la decisione della Consob del 13 settembre per la quale Vivendi ha il controllo di fatto della società tricolore. Decisione contro la quale il CdA ha confermato di voler fare ricorso.

Nei giorni scorsi il ministro dello Sviluppo economico, Carlo Calenda, ha dato per scontato che la Golden Power sarà esercitata.

E' però possibile che la positiva risoluzione del caso STX-Fincantieri abbia un qualche riflesso: si parla infatti di soluzioni "soft" come ad esempio una semplice multa per Vivendi.

Tornano al capitolo CdA, ieri si sarebbe riunito il comitato nomine e remunerazione per fare il punto sulla successione a Cattaneo dopo che le deleghe, con l'uscita di Cattaneo, sono andate al Presidente Arnaud de Puyfontaine tranne quella su Sparkle affidata al vicepresidente Giuseppe Recchi.

Nel frattempo, però, è entrato nel gruppo Amos Genish, un altro manager di Vivendi, nuovo direttore operativo di TIM e dato tra i possibili successori all'ex AD.

Inoltre resta sempre in auge il nome del vicepresidente, Giuseppe Recchi, il cui nome potrebbe riequilibrare in direzione italiana il consiglio.
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