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Accelera la produzione manifatturiera dell'Eurozona

PMI finale di settembre sale a 58,1 punti

Economia, Macroeconomia
Accelera la produzione manifatturiera dell'Eurozona
(Teleborsa) - Al tasso maggiore in più di sei anni e mezzo, migliorano a settembre le condizioni del settore manifatturiero dell’area euro.



L'indicatore PMI di settembre, attestatosi al valore più alto in 79 mesi, si è portato a 58,1 punti, rispetto ai 58,2 punti della stima flash. L'indice, a cura di Markit, segnala la cinquantunesima espansione su base mensile consecutiva. Il valore medio durante il terzo trimestre di 57,4 è stato il più alto dal primo trimestre del 2011.

La ripresa rimane generale, con tutte le 8 nazioni dell’area euro coperte dall'indagine che hanno riportato una crescita. La Germania, con il relativo PMI a 60,6 punti ha raggiunto il valore più alto in 77 mesi, e ritorna a guidare la classifica, mentre il PMI dei Paesi Bassi (60) ha raggiunto il valore più alto in 79 mesi facendo posizionare la nazione sulla seconda posizione. L’Austria (59,4) nonostante abbia riportato un rallentamento della crescita al valore più basso in quattro mesi, è stata ancora una volta una delle nazione a riportare i risultati migliori. Deboli accelerazioni sono state registrate dai PMI della Francia (56,1) e della Grecia (52,8) con risultati più alti
rispettivamente da aprile 2011 e giugno 2008. Il tasso di miglioramento è rimasto invariato in Italia (56,3), si è ripreso in Spagna (54,3), ma è rallentato in Irlanda (55,4).

A settembre, sostenuto dalla forte domanda e dai maggiori ordini ricevuti, la produzione manifatturiera dell'Eurozona è cresciuta al livello più veloce in quasi sei anni e mezzo. Il tasso di crescita dei nuovi ordini ha raggiunto un livello simile a quello record in 76 mesi di giugno.

“L’impennata dei nuovi ordini ha inoltre incoraggiato le imprese manifatturiere ad assumere altro personale, ad un tasso mai osservato durante i precedenti venti anni di storia dell’indagine PMI" - ha commentato Chris Williamson, Chief Business Economist
presso IHS Markit -. "Poiché con la ripresa arrivano anche maggiori pressioni inflazionistiche, si intensificano le previsioni di un imminente annuncio da parte della BCE circa una riduzione graduale delle politiche di stimolo”.

(Foto: Jess47200)
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