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TIM, il Governo esercita la Golden Power

Come ampiamente atteso, il CdM ha dato il via libera all'esercizio dei poteri speciali anche su Telecom Italia Sparkle e Telsy Elettronica e Telecomunicazioni

Economia, Finanza
TIM, il Governo esercita la Golden Power
(Teleborsa) - Come ampiamente atteso, il Governo ha deciso di esercitare i poteri previsti dalla cosiddetta "Golden Power" su TIM.

Il Consiglio dei ministri svoltosi ieri, 16 ottobre, ha infatti "deliberato l’adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri di esercizio dei poteri speciali" in relazione all’operazione concernente l’acquisizione da parte di Vivendi di partecipazioni in TIM "che hanno portato la stessa a detenere azioni in misura superiore alle soglie indicate dall’articolo 1, comma 5, del decreto legge 15 marzo 2012, n. 21", come si legge in un comunicato trasmesso dall'Esecutivo.

Con il decreto sono state imposte specifiche prescrizioni e condizioni nei confronti del gestore francese, in qualità di società notificante l’operazione, e di TIM, Telecom Italia Sparkle e Telsy Elettronica e Telecomunicazioni, in qualità di società titolari delle attività di rilevanza strategica per la difesa e la sicurezza nazionale, in ragione degli effetti dell’operazione su tali attività.

Tra le prescrizioni di carattere generale, alcune riguardano il mantenimento stabile sul territorio nazionale delle funzioni di gestione e sicurezza delle reti e dei servizi e delle forniture che supportano attività “strategiche” e “strategiche chiave”, altre sono volte a garantire la continuità delle funzioni connesse alle attività di rilevanza strategica per il sistema di difesa e sicurezza nazionale, spiega il Governo.

Sono state inoltre previste condizioni volte ad assicurare assetti organizzativi dedicati alle attività aziendali rilevanti per la sicurezza nazionale, prevedendone la piena autonomia sia sotto il profilo economico-finanziario che di gestione del personale, attraverso l’assegnazione di una dotazione di risorse umane, finanziarie e strumentali idonee a garantire l’indipendenza della funzione.

In considerazione dell’entità della partecipazione detenuta dalla società notificante in TIM, "si è ritenuto anche necessario imporre specifiche prescrizioni in ordine alla governance delle società, in particolare volte a garantire la presenza di un componente del Consiglio di amministrazione che sia munito di determinati requisiti e che abbia comunque l’assenso del Governo circa la sua idoneità all’incarico ai fini della tutela degli interessi essenziali della difesa e della sicurezza nazionale".

Per quanto attiene alle società Telecom Italia Sparkle e Telsy Elettronica e Comunicazioni sono state fornite prescrizioni specifiche.

Il decreto prevede, infine, una serie di misure di monitoraggio e controllo del rispetto delle prescrizioni e condizioni imposte.

Non si è fatta attendere la risposta di TIM. La società, si legge in un comunicato, "prende atto che si tratta di misure in ambito governance ed organizzazione, parte delle quali già implementate dalla società; in particolare, la Presidenza del Consiglio dei Ministri impone a TIM, Sparkle e Telsy di rilasciare la delega delle funzioni relative alle attività aziendali rilevanti per la sicurezza nazionale ad un componente del Consiglio di Amministrazione di ciascuna delle citate società che sia cittadino italiano, sia munito di Nulla Osta di Sicurezza, e sia ritenuto per tale incarico idoneo dal Governo. La delega dovrà comprendere la responsabilità di un’apposita unità organizzativa (Organizzazione di Sicurezza) preposta alle attività rilevanti".

Secondo il gestore "la sopra menzionata unità organizzativa, da coinvolgere nei processi di governance e in particolare in tutti i processi decisionali afferenti ad attività strategiche e alla rete, dovrà essere affidata a un funzionario alla sicurezza scelto in una terna di nominativi proposti dal Dipartimento delle informazioni per la sicurezza della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Ciascuna delle società di cui sopra dovrà poi fornire preventiva informazione in merito ad ogni decisione che possa ridurre o cedere capacità tecnologiche, operative, industriali nelle attività strategiche".

Telecom Italia, conclude la nota, "sta esaminando il provvedimento, avendo termine di 90 giorni per adeguarsi alle diverse prescrizioni. Successivamente, con cadenza semestrale, sarà obbligata a trasmettere una relazione con la quale comunicherà le misure adottate ai fini del rispetto delle diverse prescrizioni".


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