(Teleborsa) - Risveglio da incubo per le banche italiane, oggi bersagliate dalle vendite in Borsa.
In questi giorni il comparto è al centro della
rinnovata polemica tra Governo tricolore e Banca Centrale Europea sui crediti deteriorati alla luce della stretta voluta dall'Eurotower.
Ieri la Vigilanza della BCE sugli NPL (Non performing loans, o crediti deteriorati) ha
ribadito che la questione rimane una priorità e che non vi è alcuna intenzione di ammorbidire le nuove regole in materia.
Tornando ai titoli quotati, la maglia nera va al
Banco BPM, che sta cedendo il 6,5%. L'Istituto sconta soprattutto qualche realizzo dopo le corse di fine estate sulle attese per il riassetto della bancassurance, poi concretizzatosi con l'
accordo con Cattolica. Da rilevare che secondo alcuni analisti l'operazione potrebbe avere un effetto dilutivo sugli utili.
In forte calo anche
BPER e
Banca Generali (rispettivamente -4,8% e -2,8%), che scontano anche l'ansia da conti. Oggi le due big bank alzeranno il velo sui risultati di periodo così come
Unicredit, che limita la discesa entro il mezzo punto percentuale.
Ieri l'Istituto di Piazza Gae Aulenti ha
annunciato la cessione di un pacchetto di NPL in mano alla controllata bulgara Bulbank.
Il malumore investe anche
Intesa Sanpaolo (-0,91%), che pure ieri ha annunciato
conti migliori delle attese, e su
Finecobank (-0,69%), che pure ha
svelato una forte accelerazione dei risultati.