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Draghi: "Sforzi congiunti per affrontare problema NPL"

Lo ha sottolineato il numero uno della BCE durante una conferenza sulla vigilanza nel settore bancario organizzata dall'Eurotower

Economia
Draghi: "Sforzi congiunti per affrontare problema NPL"
(Teleborsa) - La questione dei crediti deteriorati delle banche rimane una priorità delle autorità europee. Ieri, 6 novembre a sviscerare il tema degli NPL è stata il presidente del Consiglio di vigilanza bancaria del Meccanismo di Supervisione Unico della BCE, Daniele Nouy che ha rilevato come il problema dei crediti deteriorati rappresenti un vero ostacolo per gli attivi di bilancio delle banche.

Oggi, 7 novembre, a ritornare sul tema il Presidente della BCE, Mario Draghi.

Aprendo una conferenza sulla vigilanza nel settore bancario organizzata dall'Eurotower, il banchiere ha spiegato: "abbiamo bisogno di uno sforzo congiunto da parte di banche, autorità di vigilanza, legislatori e autorità nazionali in modo da affrontare la questione in maniera ordinata. Innanzitutto e soprattutto - ha spiegato Draghi - creando un sistema in cui i Non Performing Loans possano essere gestiti e smaltiti in maniera efficiente". Per affrontare il problema " la precondizione rimane l'Unione bancaria".

Draghi ha ricordato come "sappiamo tutti" quanti danni il persistere di elevati di NPL possano arrecare alle banche e alla loro erogazione di credito. "E anche se i livelli sono scesi in maniera significativa, da circa il 7,5% inizio 2015 al 5,5% attuale, il problema non è ancora risolto. Molte banche - ha avvertito - mancano ancora della capacità di assorbire ampie perdite, dato che l'incidenza dei loro crediti deteriorati rispetto al capitale resta elevata".


Dopo che è stata istituita la vigilanza unica in Europa sulle banche, l'applicazione dei controlli sul settore è più "rigorosa e uniforme". Questo "ha portato a livelli di capitale più elevati e a un comparto complessivamente più resiliente. Ora il rischio di credito nelle banche è meno legato al rischio di credito dei loro Paesi", ha concluso il numero uno della BCE.
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