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Banche, Patuelli: "Nessuna epidemia. Solo qualche acciacco"

Lo ha dichiarato il Presidente dell'ABI nel corso di un seminario sul sistema bancario

Economia
Banche, Patuelli: "Nessuna epidemia. Solo qualche acciacco"
(Teleborsa) - L'Associazione Bancaria Italiana (ABI) rivede al rialzo le stime sul PIL italiano, con una crescita dell'1,5% quest'anno e dell'1,4% l'anno prossimo. E' quanto affermato da Antonio Patuelli, Presidente dell'ABI nel corso di un seminario sul sistema bancario.

Patuelli rivela che sul comparto bancario italiano "c'è un elevato livello di nervosismo, che "è frutto delle crisi bancarie scoppiate nel secondo quinquennio del decennio di crisi in Italia che ha avuto un'avventura diversa dagli altri Paesi".

Dopo le tensioni che hanno coinvolto numerose banche: dalle travagliate vicende banche venete, alla ricapitalizzazione di MPS fino ad arrivare alle più recenti vicende di Banca Carige e CreVal, il numero dell'ABI spiega che gli istituti bancari italiani soffrono di "acciacchi" ma questo non significa che sia scoppiata "un'epidemia".

Per il caso Carige in particolare, ha spiegato il numero uno di Palazzo Altieri o "la BCE ha tutti gli elementi, perché Carige è vigilata direttamente da Francoforte: l'Eurotower può avocare alla sua vigilanza qualsiasi banca di qualsiasi Paese che sia sottoposta alla sua vigilanza diretta. Personalmente guardo con grande attenzione a Francoforte, al Ministero dell'Economia, alla Banca d'Italia e a coloro che hanno responsabilità di vigilanza e intervento".

Riguardo il tema dei crediti deteriorati (NPL ), la commissione europea e l'SSM, l'organo della BCE che si occupa della vigilanza bancaria, dovrebbero avere un "dialogo costruttivo" sull'argomento, evitando misure contraddittorie nei prossimi interventi, ha spiegato Patuelli, in vista della chiusura delle due consultazioni pubbliche avviate da Bruxelles e Francoforte. "Confido che Francoforte e Bruxelles abbiano un dialogo costruttivo ed evitino il rischio di elementi di confusione, che non darebbero nuova spinta corroborante all'Unione Europea e all'Unione bancaria. Il 30 novembre si conclude la consultazione da parte della commissione UE, la consultazione dell'SSM si chiude l'8 dicembre. I rapporti tra gli organismi europei non sono mediati da altri soggetti e quindi ci attendiamo un dialogo tra di loro. E' auspicabile che si arrivi a delle norme di cornice della Commissione, poi all'interno di questa cornice ci potranno essere delle linee coerenti emanate dall'SSM".

Non poteva mancare un accenno all'addendum della BCE sugli NPL delle banche. Secondo Patuelli, questo genera "incertezza giuridica" oltre a effetti negativi tutti da calcolare sull'economia e l’ABI.

Il conto a carico delle banche per i salvataggi degli altri istituti di credito fra il 2015 e il 2017 ha sottolineato ancora Patuelli è salito oramai a 10,5 miliardi di euro. "Non ne possiamo più e speriamo che nel 2017 non siano attesi nuovi interventi".




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