Facebook Pixel
Milano 23-apr
0 0,00%
Nasdaq 23-apr
17.471,47 +1,51%
Dow Jones 23-apr
38.503,69 +0,69%
Londra 23-apr
8.044,81 +0,26%
Francoforte 23-apr
18.137,65 +1,55%

Saipem compie 60 anni. Nuove frontiere e opportunità per il futuro

Gli interventi del Presidente Colombo e dell'Ad Cao, il saluto dallo spazio dell'astronauta Nespoli, il sostegno finanziario di CDP in qualità di azionista di lungo periodo

Finanza
Saipem compie 60 anni. Nuove frontiere e opportunità per il futuro
(Teleborsa) - "1957-2017 - 60 Years of new frontiers”, 60 anni di nuove frontiere, diversi cambiamenti epocali, dal dopoguerra alla crisi petrolifera degli anni '70, dal miracolo economico alla globalizzazione sino ad arrivare alla grande crisi del 2008, che ancora non è del tutto alle spalle, almeno per alcuni settori come quello petrolifero.

Di questo e molto altro ha parlato il Presidente di Saipem, Andrea Colombo, nel suo discorso di apertura per la cerimonia dei 60 anni della oil company italiana, sottolineando che il gruppo ha "attraversato e vissuto da protagonista la storia del nostro paese" e che come per la storia degli individui, "la storia di Saipem si intreccia con quella di donne e uomini con un grande bagaglio di coraggio, di visione, di inventiva, di capacità tecniche e tenacia". Poi, un riferimento doveroso ad un uomo di grande "coraggio", Enrico Mattei, ed alle radici del gruppo, sviluppatesi dall'evoluzione della Snam Montaggi.

"Parlare di un settore, di un ambito particolare di eccellenza per la Saipem sarebbe estremamente riduttivo. Saipem si è resa infatti co-protagonista della storia dei paesi in cui ha operato", ha affermato Colombo, dando una dimensione della presenza internazionale del gruppo, che genera gran parte del suo fatturato (95%) all'estero in oltre 60 paesi, genera un valore aggiunto di 2,5 miliardi per l'economia italiana, lavora con circa 3.800 imprese, di cui 1.300 con un consolidato rapporto di collaborazione, ed impiega 34 mila addetti nel mondo (6 mila solo in Italia).

Colombo ha poi ripercorso la crisi petrolifera, che ha fatto crollare i prezzi del petrolio e, parallelamente dato un impulso alla produzione shale ed alle rinnovabili. Un contesto che ha spinto il management a rivedere completamente struttura organizzativa, divisionalizandola, ed a procedere ad un rafforzamento patrimoniale con il contributo di CDP (cassa Depositi e Prestiti), ma che impone anche di "fare uno sforzo in più: immaginare quale sarà l’arena competitiva tra 60 anni e iniziare oggi". Di qui, Colombo ha messo l'accento su una visione di lungo termine essenziale per la sostenibilità" e "sull’opportunità di iniziare un nuovo capitolo della nostra storia, in cui vogliamo sottolineare con forza i valori fondanti della nostra azienda: etica, visione di lungo periodo, competenze e tecnologia".


L'apertura del Presidente è stata seguita dalla presentazione di un importante rapporto del Professor Khanna, "From connectivity to productivity", in cui è stata presentata una visione di lungo periodo della "connettività", che fa perno su tre ambiti - trasporti, energia, comunicazioni - ed in cui viene messa in evidenza l'ingente spesa per infrastrutture (1.000 miliardi per ogni miliardo di abitanti) perché nei prossimi 40 anni verranno investite risorse maggiori dei precedenti 4.000 anni.


Emozionante e molto personale l'intervento del CEO di Saipem, Stefano Cao, il quale ha raccontato i suoi primi anni in Saipem, l'amore per questa azienda, un "imprinting" lo ha definito.

Il manager ha parlato anche della crisi del mercato petrolifero, la più profonda degli ultimi anni, una "tempesta perfetta" come l'ha più volte definita, che però ritiene sia di "natura ciclica". "Sul medio periodo, ciò che è veramente importante per il nostro settore è liberarsi del grasso accumulato ai tempi in cui il prezzo del petrolio era stabile oltre i 100 dollari al barile, e rendersi in grado di affrontare con tranquillità sviluppi anche complessi ai livelli di prezzo attuali, se non addirittura inferiori", ha sottolineato.

"Il settore si trova dinanzi a un bivio strategico di rilevanza epocale, che richiede decisioni coscienti e scrupolose circa il futuro", ha ribadito Cao, aggiungendo "dobbiamo continuare a pensare in avanti, mantenere la nostra capacità di immaginare il futuro, anticipare e guidare il mercato anziché esserne guidati".

"Penso che la bussola che dovrebbe guidarci nel nuovo percorso è il nostro modo distintivo di fare le cose, il nostro “modello unico di sostenibilità”, dove il termine sostenibilità è qualcosa di reale, che interessa e impatta le operazioni. Un modello il più possibile integrato in tutti i livelli delle nostre attività: decisioni strategiche, innovazione tecnologica, comunicazione con i nostri stakeholder, gestione delle risorse umane, e infine, ma non meno importante, la nostra cultura aziendale", ha concluso Cao.



Nel corso dell'intervento del CEO è stato trasmesso anche un videomessaggio dallo Spazio, dell'astronauta italiano Paolo Nespoli, in orbita per la terza volta sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) dell'ESA - Agenzia Spaziale Europea. "Saipem, come me, festeggia quest’anno il suo 60esimo compleanno e si appresta ad affrontare i prossimi 60 anni di nuove frontiere", ha esordito l'astronauta, affermando "per guardare le nuove frontiere del pianeta ci vuole coraggio e una visione del futuro, oltre a una strategia che esprima concretamente il desiderio continuo di reinventarsi".

Chiedendosi quali siano "gli ingredienti necessari per competere in un futuro che si sta evolvendo rapidamente", Nespoli ha citato una "capacità di fare cose che permette di trasformare i problemi in opportunità e successi", un "particolare focus sulle persone, sull'ascolto degli altri e sul rispetto delle differenze" e la capacità di "porsi come pionieri che non perdono mai di vista l'obiettivo di dare un contributo reale e significativo all'economia locale".

Insomma, la declinazione della crescita sostenibile Made in Saipem




Non poteva mancare in un'occasione del genere un intervento di Claudio Costamagna, Presidente di CDP, l'organismo statale che si occupa dello sviluppo e della crescita nei settori strategici, che conferma il suo ruolo di investitore strategico nel mercato azionario italiano (detiene circa il 4% della capitalizzazione del FTSE MIB) e di investitore di lungo periodo in Saipem, di cui detiene una quota del 12,5% pari a quella dell'Eni, di cui il graduale deconsolidamento. Con l'ultima ricapitalizzazione di Sapem, CDP è arrivata ad investire poco meno di 1 miliardo di euro.
Condividi
```