Facebook Pixel
Milano 26-apr
34.249,77 +0,91%
Nasdaq 26-apr
17.718,3 +1,65%
Dow Jones 26-apr
38.239,66 +0,40%
Londra 26-apr
8.139,83 +0,75%
Francoforte 26-apr
18.161,01 +1,36%

Davos, al World Economic Forum cresce l'attesa per l'intervento di Trump

Nel primo pomeriggio il presidente USA pronuncerà l'atteso discorso o ai big dell'economia

Economia, Politica
Davos, al World Economic Forum cresce l'attesa per l'intervento di Trump
(Teleborsa) - Riflettori puntati sul Davos, dove oggi, 26 gennaio, si chiuderà il World Economic Forum. L'attesa al Forum è catalizzata sul Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Nel primo pomeriggio, infatti, il tycoon pronuncerà l'atteso discorso o ai big dell'economia

"C'è tantissima gente, come non hanno mai visto prima", ha detto il Presidente ai giornalisti, prima di arrivare al Forum. Il presidente è giunto a Davos in elicottero, tra imponenti misure di sicurezza. Trump ha un solo scopo "convincere la gente a investire nel Stati Uniti", come ha twittato prima di partire.

Il Presidente USA non fa mistero del suo pensiero protezionistico e al grido di "America First" è arrivato a Davos dopo aver imposto nuovi dazi su lavatrici e pannelli solari. Una posizione questa che è stata ampiamente criticata dal cancelliere tedesco Angela Merkel, dal Premier italiano Paolo Gentiloni e non solo. I principali partner, dal presidente francese Macron, al Premier indiano Modi hanno fatto fronte comune contro il presidente protezionista. A puntare il dito sull'ultimo annuncio di Trump in materia di dazi anche il Ministro dell'Economia italiano, Pier Carlo Padoan che si è detto preoccupato dalle "minacce protezionistiche a cui c'è necessità di rispondere".

Dal canto suo Trump non fa mistero di "considerare Davos come l'occasione per attirare investimenti per gli Stati Uniti. Questo viaggio è proprio per gli investimenti negli USA e per la creazione di posti di lavoro", ha spiegato The President che vuole "un dollaro sempre più forte", come dichiarato ieri in un'intervista concessa alla CNBC. Decisamente un cambio di rotta rispetto a quello che aveva affermato qualche giorno fa il segretario al Tesoro statunitense Steven Mnuchin quando aveva detto che "il biglietto verde debole fa bene al commercio degli Stati Uniti".

















Condividi
```