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Italo, il CdA delibera ritiro IPO. Montezemolo: "Offerta GPI irrinunciabile"

Il CdA di Italo - NTV prende atto dell'accettazione dell'offerta di GPI e delibera ritiro domanda quotazione. Vertici soddisfatti e ottimisti sul futuro della compagnia ferroviaria

Finanza, Trasporti
Italo, il CdA delibera ritiro IPO. Montezemolo: "Offerta GPI irrinunciabile"
(Teleborsa) - Il CdA di NTV - Nuovo Trasporto Viaggiatori ha preso atto della decisione dei soci di accettare l’offerta presentata dal fondo americano Global Infrastructure Partners III per l’acquisto dell’intero capitale sociale di Italo.

Lo ha annunciato la compagnia ferroviaria titolare dei treni Italo, aggiungendo che il Consiglio, come previsto, ha anche deliberato il ritiro della domanda di quotazione a Borsa italiana e di autorizzazione della pubblicazione al prospetto dell'IPO in Consob.

E dopo la chiusura di questo capitolo arrivano i primi commenti ufficiali dei vertici della società. Il Presidente Luca Cordero di Montezemolo e dell'Ad Flavio Cattaneo, in una lettera indirizzata ai dipendenti, affermano che l'offerta arrivata dagli USA "si è resa possibile grazie agli apprezzati risultati conseguiti da Italo in questi anni" e che si avvia adesso "una nuova fase di crescita e di sviluppo per l'azienda con nuove opportunità per tutti".

Il Presidente Montezemolo: "offerta è diventata irrinunciabile"

L'offerta di GIP "è diventata irrinunciabile" dopo il rilancio, ha affermato Montezemolo
in una intervista al Corriere della Sera, spiegando che il management era focalizzato sull'IPO e convinto della sua validità, ma gli advisors hanno spiegato agli amministratore che per ottenere un prezzo simile con l'IPO "ci sarebbero voluti 2-3 anni con la Borsa ai massimi livelli".

"Vedo tanta retorica sul rischio di colonizzazione" ha aggiunto, ricordando il difficilissimo anno 2014, quando NTV era sul punto di chiudere e "nessuno ha alzato un dito, solo Intesa SanPaolo" ed anche questa volta, quando l'offerta di Global Infrastructure è arrivata, "non si è visto nessuno presentarsi con ipotesi alternative".

GPI "rappresenta un grande segnale di ottimismo" anche per il paese, ha concluso.


L'Ad Cattaneo: "soci concordi a massimizzare investimento"


Secondo l'Ad Cattaneo "non c'è stata alcuna spaccatura" fra gli azionisti perché "tutti volevano massimizzare il loro investimento, com'è naturale che fosse dopo dodici anni". Lo ha detto in una intervista a Il Sole 24 Ore.

In merito alla sua permanenza a capo di Italo, il manager ha detto "non abbiamo ancora parlato", aggiungendo che "c'è un management molto forte in azienda che ha creato valore" e che da GPI è già arrivato un segnale positivo a "mantenere, incentivare e favorire l'attuale prima linea".

E proprio immaginando un futuro ancora alla guida della società, Cattaneo ha sottolineato che "Italo può sicuramente giocare una partita importante" in Europa ed ha ipotizzato delle buone chance in paesi come la Spagna e la Germania.


Il Ministro Calenda: "Mai difeso italianità, solo investimenti in Italia"

Ascoltato su Rado 24 in merito all'acquisto di Italo da parte di GPI, il ministro Carlo Calenda ha voluto raffreddare la polemica sull'ipotesi di "colonizzazione", affermando "non ho mai difeso italianità, ho difeso in alcuni casi l'interesse nazionale, che nel 99% dei casi vuol dire avere più investimenti esteri".

Poi, ha acommentato "secondo me l'Italia ha una classe imprenditoriale straordinaria e un capitalismo debole", aggiungendo che l'IPO certamente "sarebbe stato il coronamento" di un investimento fatto dall'imprenditorialità italiana e "un bell'esempio di capitalismo europeo".


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