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Banche, Abi: bene i mercati Ue nel 2017

Più crediti, giù Npl. Lo dice il IV rapporto sui mercati bancari europei diffuso dall'Abi

Economia
Banche, Abi: bene i mercati Ue nel 2017
(Teleborsa) - L'Abi ha diffuso il IV rapporto sui mercati bancari europei. I risultati preliminari dei bilanci relativi all'esercizio 2017 dei maggiori gruppi bancari operanti in 22 mercati bancari europei confermano che il processo di recupero verso la situazione precrisi è ben avviato: la ripresa dell'economia si riflette positivamente sulla dinamica del credito, sulla qualità dell'attivo e, più in generale, sui risultati economici, che risultano i migliori dall'avvio della crisi nei 22 mercati bancari analizzati.

Il rapporto analizza la dinamica, tra il 2006 e il 2017, dei dati dei bilanci consolidati relativi ad un campione di 120 gruppi bancari (pari a circa il 75% del mercato europeo), che vengono osservati sotto il profilo patrimoniale, reddituale, di produttività e di efficienza. I più recenti dati disponibili, relativi all'esercizio 2017, segnalano una chiara ripresa per il complesso dei gruppi bancari europei osservati, sia rispetto al 2016 sia, più in generale, agli anni della crisi.

I NUMERI, PIU' CREDITI E GIU' NLP - In particolare, in termini aggregati si rilevano le seguenti tendenze nel confronto con il 2016: lo stock dei crediti erogati alla clientela è in crescita per l'1,7%; l'ammontare dei crediti deteriorati (Npl) si riduce di circa l'11%; l'indice patrimoniale, Common Equity Tier 1 (CET1) ratio, si colloca intorno al 14,5%, in crescita di circa 1 punto percentuale; i risultati economici sono in significativa accelerazione, con un incremento degli utili di esercizio, misurati al netto delle componenti straordinarie di costo e di ricavo, intorno al 36%; il rendimento medio sul capitale proprio investito (Roe), al netto delle componenti straordinarie, è pari al 6,7%, superiore di 1,7 punti rispetto a un anno prima.

LA SITUAZIONE IN ITALIA - Anche per quanto riguarda specificamente i gruppi bancari italiani i dati confermano che il processo di recupero verso la situazione precrisi è ben avviato. Questo processo è favorito dalla ripresa del contesto economico nazionale, dalla riduzione dei rischi e della complessità del contesto all'interno del quale operano i gruppi italiani. Nel complesso, anche per le banche italiane i dati del 2017 risultano i migliori dall'avvio della crisi, con il Roe, misurato al netto delle componenti di reddito straordinarie, che si colloca intorno al 4%, in forte recupero dopo le perdite del 2016.
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