(Teleborsa) - Nel mese di gennaio 2018, nel settore privato, il saldo, tra assunzioni e cessazioni, pari a 201.000, superiore a quello del corrispondente mese del 2017, quando furono 144.000. In particolare, dopo sette mesi torna ad essere positiva la
variazione netta dei contratti a tempo indeterminato che arrivano a 70.000. Lo ha reso noto l'
Inps. nell
'Osservatorio sul Precariato.
Il
saldo annualizzato (vale a dire la differenza tra assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi) a gennaio 2018 risulta positivo e pari a +522.000, in crescita rispetto a quello registrato lo scorso mese (+465.000). Questo pur nettamente migliorato rispetto al mese scorso,
rimane ancora negativo per i rapporti di lavoro a tempo indeterminato (-108.000). Continua invece il rafforzamento per apprendistato (+63.000) e somministrato (+59.000) e rimane positivo, anche se in leggera decelerazione, l'andamento dei contratti a tempo determinato (+381.000) e per l'intermittente (+120.000).
Complessivamente le assunzioni, riferite ai soli datori di lavoro privati,
nel mese di gennaio 2018 sono risultate 655.000: sono aumentate del 22,1% rispetto a gennaio 2017. L'incremento delle assunzioni a tempo indeterminato e delle trasformazioni dei rapporti a termine "è presumibilmente riconducibile ai nuovi sgravi introdotti dalla Legge di Bilancio 2018 per le assunzioni di under 35 al primo contratto a tempo indeterminato".
In crescita risultano tutte le componenti:
contratti a tempo indeterminato +11,9%,
contratti di apprendistato +29,6%,
contratti a tempo determinato +18,3%, contratti stagionali +18,5%,
contratti in somministrazione +26,8% e contratti intermittenti +83,6%.
In aumento anche le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato (51.000), che registrano infatti un fortissimo incremento rispetto a gennaio 2017 (+78,3%). In contrazione risultano invece i rapporti di apprendistato confermati alla conclusione del periodo formativo (-21,1%).
Le
cessazioni nel complesso sono state 454mila, in aumento rispetto all'anno precedente (+15,9%): a crescere sono le cessazioni di tutte le tipologie di rapporti rilevati, soprattutto tempo determinato e somministrazione, fanno eccezione i rapporti a tempo indeterminato (-6,6%).
In questa edizione dell'Osservatorio vengono pubblicati i dati relativi ai
primi mesi del nuovo lavoro occasionale: il fenomeno risulta, come del resto implicito nella normativa, di dimensioni modeste. Per quanto riguarda i
Contratti di Prestazione Occasionale (CPO), negli ultimi tre mesi osservati la consistenza dei lavoratori impiegati si è attestata tra le 15.000 e le 20.000 unità c
on un importo mensile lordo medio pari a circa 300 euro. Per quanto invece attiene ai lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), a gennaio 2018 si sono superati i 3.000 lavoratori impiegati con un importo mensile lordo medio attorno a 200 euro.