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Alitalia MilleMiglia, programma 2013-2017 in scadenza ma i call center non rispondono

Provare a tramutare i punti accumulati in biglietti premio è praticamente impossibile e la scadenza incombe

Economia, Trasporti
Alitalia MilleMiglia, programma 2013-2017 in scadenza ma i call center non rispondono
(Teleborsa) - Alle 24 di sabato 31 marzo scade il programma MilleMiglia. Vale a dire che tutti gli iscritti che hanno accumulato in questi anni miglia da viaggi aerei con Alitalia e compagnie partner, soprattutto appartenenti all'alleanza globale SkyTeam, nonché con l'acquisto dei servizi dei numerosi partner industriali che non avranno utilizzato il quantitativo di "punti" in proprio possesso richiedendo un biglietto premio o uno dei "regali" a disposizione sull'apposito catalogo, perderanno ogni diritto. A meno che non si abbia aderito ad una complessa offerta, previa iscrizione "a termine" e 4 voli effettuati in questi primi 3 mesi del 2018. Altrimenti le miglia si dissolveranno come neve al sole.



Per richiedere "passaggi aerei gratuiti", la forma di premio più richiesta, è necessario avvalersi degli automatismi del sito ufficiale di Alitalia, ma solo per una tipologia limitata di richieste, o attraverso i call center che oltretutto, in queste ultime ore, hanno le linee pressoché perennemente occupate.

Provare a tramutare i punti Millemiglia in biglietti premio è praticamente impossibile, se poi si vuole approfittare del companion di American Express, per avere un secondo passeggero, diventa fantascienza. Lo spettro della perdita dei punti fedeltà di Alitalia si sta velocemente materializzando.

Punto dolente i call center. Specie in questi ultimi tempi, probabilmente in considerazione della sempre più vicina scadenza, l'impresa di mettersi in contatto con gli operatori (per lo più esternalizzati) si è trasformata in mission impossible. I numeri, 892010 (a pagamento), o 0665644 (per gli appartenenti ai Club esclusivi) risultano nove volte su dieci irraggiungibili. E magari, quando si riesce a ottenere una risposta, la probabilità della caduta della linea sono moltissime. Troppo traffico? Troppi utenti in contemporanea alla disperata ricerca di un passaggio aereo gratuito, ad esclusione delle tasse aeroportuali, che tentano di sfruttare le ultime possibilità rimaste?

Dopo aver ricevuto numerose lamentele sull'impossibilità di utilizzare le miglia del programma, convertendole in biglietti premio, anche noi di Teleborsa abbiamo da qualche tempo provato a farlo. Il calvario inizia con la classica telefonata al call center di Alitalia, con tempi di attesa che arrivano anche a 30 minuti, prima di poter parlare con il personale della compagnia. Chi risponde è sempre disponibile e preparato. Abbiamo "testato il programma" per oltre 20 giorni consecutivi per cercare di spendere le fantomatiche miglia, tramutandole in biglietti premio ma non ci siamo riusciti.

Ad esempio, impossibile trovare posto per un qualsiasi scalo Alitalia del Nord America da febbraio 2018 a marzo 2019! Forse c'è qualcosa che non funziona in questi programmi di fedelizzazione che, visto il risultato, diventano a nostro parere, programmi di "infedeltà" verso la compagnia italiana che sembrerebbe mettere a disposizione con il contagoccie biglietti per il il programma Millemiglia. Se invece si chiede di acquistare il biglietto, c'è sempre posto per chi paga.

Alitalia preferisce avere posti vuoti sui voli, piuttosto che concedere qualche biglietto in più a chi ha creduto nel programma di fedeltà, e che ricordiamo ha maturato miglia acquistando biglietti aerei di Alitalia o servizi e beni da partner convenzionati con la compagnia di bandiera?

La gestione del programma MilleMiglia non è da tempo di Alitalia S.p.A., da quasi due anni commissariata. Ma di Alitalia Loyalty, società autonoma e con i conti in ordine. Mistero, dunque, per disservizi che irritano e sconcertano l'utenza, anche alla luce della pubblicità che invita gli iscritti al programma ad acquistare le miglia per raggiungere più facilmente la soglie necessaria a ottenere il "premio" desiderato.

Dal 1 gennaio 2018 è in vigore una nuova edizione del programma. Andrà meglio?








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