(Teleborsa) -
A partire dallo scorso 9 giugno le autorità governative dei Paesi dell’Unione Europea potranno conservare i dati dei passeggeri che viaggiano in aereo. Lo potranno fare
tramite il cosiddetto PNR, acronimo di Passenger Name Record, che riporta nome e cognome, data di viaggio, itinerario, posto assegnato, numero bagagli, modalità di pagamento.
La direttiva Ue dispone la conservazione per cinque anni dei dati forniti dai passeggeri alle compagnie aeree in fase di prenotazione. Saranno
consultabili in tempo reale dalle autorità di tutti i Paesi europei per
motivi di sicurezza e per controllare gli
spostamenti di persone sospette all'interno dell'Eurozona, con la
relativa possibilità di trasferire i dati all'Antiterrorismo degli Stati membri.