(Teleborsa) -
Bankitalia torna a parlare delle fusioni bancarie riaffermandone la necessità, per tutta una serie di ragioni legate alle trasformazioni in atto ed all'innovazione.
Giorgio Gobbi, capo del servizio Stabilità finanziaria della Banca d'Italia, ha affermato che una
nuova stagione di aggregazioni "prima comincia e meglio procede". Poi, il dirigente di Palazzo Koch ha precisato che "saranno le singole banche che valuteranno i tempi e le convenienze" e che "non possono essere le autorità a dettare i tempi della struttura del mercato".
Nuove fusioni eviteranno il rischio di nuovi fallimenti? Per Gobbi
non c'è rischio per le banche più grandi per le quali "ci sono oggettivamente strumenti per affrontare le crisi", mentre per "le più piccole è più difficile affrontarle" e va definita una normativa ad hoc.
Nel motivare l'opportunità di nuove fusioni, Gobbi ha spiegato: "le aggregazioni sono necessarie perché
sta cambiando il mondo, cambia la
tecnologia, perché ci sono
economie di scala che in passato non c'erano. Perché c'è la necessità di
ridurre il numero degli sportelli, perché c'è la rete dei
servizi telematici, ci sono delle ragioni di per sé perché avvengano le aggregazioni".