(Teleborsa) - Si moltiplicano le
segnalazioni di passeggeri i quali, partiti in aereo per le vacanze e lasciata l’auto in sosta in uno dei
parcheggi low cost sorti nei territori limitrofi ai principali aeroporti nazionali, sono costretti ad
attendere anche ore per riprendere il loro mezzo privato.
Accade specialmente nel mese di
agosto, quello più gettonato per le ferie. Il motivo è da ricercare nell’abitudine, da parte delle società che gestiscono i parcheggi privati, di utilizzare altre
aree in proprietà private, per lo più di aziende chiuse per lo stop estivo, insediamenti agricoli o addirittura abitazioni dotate di ampi spazi interni a raso, per
gestire l’overbooking.
L’ultimo episodio è accaduto a un lecchese, il quale ha denunciato alla Questura locale di aver lasciato l’auto a
EasyParking, un parcheggio low cost vicino all’
Aeroporto di Malpensa, il giorno 8 agosto e non averla ritrovata al rientro il 19 agosto, se non dopo avere trascorso in
attesa oltre 16 ore, scoprendo che l’auto si trovava a 16 km di distanza dal parking low cost a cui l’aveva affidata e potendo rientrarne in possesso solo dopo che un parente gli ha portato la chiave di scorta.
Sembra che la
stessa disavventura sia capitata ad altri passeggeri e che i carabinieri di Somma Lombardo abbiano riscontrato la presenza di auto, che dovevano essere in custodia a EasyParking, nelle
strade cittadine, in zona
cimitero e addirittura in
sosta vietata con tanto di multa sul parabrezza. Altre sarebbero state
dislocate in capannoni presi in prestito nelle zone limitrofe. In particolare, il cittadino lecchese autore della denuncia si è accorto che la sua auto aveva aggiunto 300 km rispetto a quando era stata lasciata al parcheggio.