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Crollo Ponte Morandi, Autostrade: "Valutazione tecnica non rientra tra i compiti del CdA"

Lo chiarisce il gruppo in una nota in risposta ai ritardi sugli adempimenti per mettere in sicurezza il ponte

Economia, Trasporti
Crollo Ponte Morandi, Autostrade: "Valutazione tecnica non rientra tra i compiti del CdA"
(Teleborsa) - "Autostrade per l'Italia chiarisce che è corretto affermare che il progetto di retrofitting (aggiunta di nuove tecnologie a un sistema obsoleto) è stato approvato dal Consiglio d'Amministrazione della società, in quanto la spesa prevista superava i poteri delegati ai managers (circa 5 milioni di euro). E' invece necessario chiarire che non è compito ne' facoltà del Consiglio d'Amministrazione fare una valutazione tecnica dei progetti ne' stabilire l'urgenza o la somma urgenza". La precisazione arriva dal gruppo che vuole chiarire la sua posizione in merito al crollo del Ponte Morandi a Genova avvenuto la vigilia di Ferragosto e dopo la "ricostruzione contenuta ieri 2 settembre, nell'articolo pubblicato dal Corriere della Sera dal titolo "Il manager di Autostrade al Governo: sicurezza a rischio, già in ritardo".

Autostrade spiega che "questa valutazione è un obbligo dei responsabili tecnici qualificati come Committenti, che in tali casi non necessitano di autorizzazione da parte del Consiglio d'Amministrazione e per le fattispecie di urgenza e di somma urgenza non hanno alcun limite di spesa. In aggiunta, il Direttore di Tronco ha facoltà e obbligo di assumere in piena autonomia i provvedimenti sulla circolazione conseguenti ad eventuali situazioni di urgenza o somma urgenza.

Mai negli ultimi 18 anni, dunque, il Consiglio d'Amministrazione di Autostrade per l'Italia ha discusso o valutato l'urgenza o la somma urgenza di progetti, attivando i provvedimenti conseguenti: non ne avrebbe ne' il titolo ne' la competenza. Sono stati sempre e soltanto i Direttori di Tronco ad avvalersi di tali procedure (circa 50 ogni anno attivate dalle 9 Direzioni di Tronco della rete di Autostrade per l'Italia).

Per quanto riguarda infine il tema dei solleciti fatti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti dalla Direzione Maintenance ed Investimenti Esercizio nella qualità di Committente dell'opera, che non aveva i connotati dell'urgenza o della somma urgenza, Autostrade ricorda che questo tipo di interlocuzioni con il Ministero è purtroppo una prassi necessaria per contenere i tempi di approvazione dei progetti che comunque – nonostante i solleciti – superano abbondantemente quelli previsti. Nel solo 2018 si registrano infatti in media 100 giorni di ritardo, che si sommano ai 90 previsti per l'approvazione dei progetti di questa natura dalla Convenzione. Sempre nel solo 2018, sono state sollecitate dai vari committenti della società approvazioni, autorizzazioni e adempimenti da parte del Ministero per circa 70 progetti".

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