(Teleborsa) -
Entra nel vivo la nuova gara che dovrà portare alla
cessione del 55% dell'Aeroporto Friuli Venezia Giulia Trieste, partecipato al 100% dalla Regione Friuli.
Il precedente invito ad acquisire le quote dello scalo triestino non era stato accolto anche da chi, come
F2i, Save e Sacbo, avevano espresso una
iniziale manifestazione di interesse, in considerazione della percentuale di acquisto, inferiore al 50%, e a una serie di ulteriori vincoli e condizioni risultate poco vantaggiose.
Il nuovo bando prevede che il vincitore
nomini l’amministratore delegato e due terzi dei componenti il consiglio di amministrazione.
La base d'asta è stata fissata a 23,5 milioni. Il principale vincolo a carico del socio subentrante, quale azionista di maggioranza, è l’impegno a
supportare il piano industriale 2020-2023 che prevede
investimenti per 30 milioni. Per il rifacimento della
pista di volo sarà aggiudicata a breve la gara per un valore a base d’asta di
9 milioni.
Per questo motivo,
nella scelta dell’offerta economicamente più vantaggiosa peserà per il 75% l’offerta tecnica. Le offerte dovranno pervenire
entro l’11 gennaio 2019. Difficile non pensare che Save sarà della partita, con la prospettiva di estendere il suo raggio di influenza da Verona a Trieste, comprendendo Treviso.