(Teleborsa) -
Per Banca Carige l'ipotesi di nazionalizzazione "è una possibilità concreta". A dirlo è il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
Giancarlo Giorgetti, intervenendo sul salvataggio della banca ligure. Poi, il sottosegretario ha aggiunto che gli effetti del decreto approvato dal CdM "li vedremo fra 4 o 5 settimane", in quanto l'esigenza di una ricapitalizzazione passa anche attraverso le valutazioni fatte da BCE e Commissione europea.
Le dichiarazioni di Giorgetti in qualche modo rettificano quanto è stato affermato sino ad oggi dai
Commissari straordinari, che hanno definito la
ricapitalizzazione una ipotesi "residuale" ed "estrema". Lo ha ribadito oggi a Genova il Commissario ed ex Presidente della banca ligure,
Pietro Modiano, aggiungendo che la ricapitalizzazione preventiva "non è sul tavolo, non è necessaria". Il banchiere ha parlato anche dell'ipotesi di aggregazione, affermando "diventeremo la banca esemplare del territorio a prescindere dalle prospettive di aggregazione".
Sull'ipotesi
nazionalizzazione ha espresso
parere contrario anche il governatore della Regione Liguria
Giovanni Toti, dicendosi convinti che economia e Stato debbono restare "separati" e che "Carige ha risorse e forze per rialzarsi sulle proprie gambe".
Al di là dell'ipotesi di ricapitalizzazione precauzionale si discute anche dell'opportunità del
decreto per il salvataggio varato dal CdM, contro il quale le opposizioni hanno sollevato un polverone. Un decreto difeso dal sottosegretario all'Economia
Massimo Garavaglia, che sottolinea " il fallimento di Carige sarebbe stato il secondo ponte e non ce lo potevamo permettere".
Il Decreto è stato accolto con favore dal Presidente dell'ABI
Antonio Paturelli, il quale sottolinea che
"va nella giusta direzione" e rappresenta "una importante iniziativa di prevenzione".
Frattanto, oggi il Ministro dell'Economia
Giovanni Tria risponderà a domande sul salvataggio di Carige nel corso di una question time alla Camera.