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Antartide, al via la campagna invernale presso la base Concordia

Nel corso della campagna estiva presso la base Mario Zucchelli sono stati portati avanti oltre 50 progetti scientifici ed hanno collaborato 212 persone

Economia, Scienza e tecnologia, Trasporti
Antartide, al via la campagna invernale presso la base Concordia
(Teleborsa) - E' partita la 15esima Campagna invernale in Antartide presso la base di ricerca permanente italo-francese "Concordia" (Dome C) a 3.300 metri di altitudine. Per nove mesi, 13 persone - 7 italiani, 5 francesi e 1 danese - rimarranno in completo isolamento, per mantenere attive le attrezzature sperimentali e condurre studi di glaciologia, chimica e fisica dell’atmosfera, astrofisica, astronomia, geofisica e biomedicina.



Nel frattempo si è chiusa la campagna estiva presso la base italiana "Mario Zucchelli": l’ultimo gruppo ha lasciato la base per fare rientro in Italia, dopo una tappa in Nuova Zelanda. Nell'ambito di questa spedizione, iniziata lo scorso ottobre e finanziata con 23 milioni di euro dal MIUR, l’ENEA si è occupata degli aspetti logistici ed il CNR della programmazione e del coordinamento scientifico. Sono stati portati avanti oltre 50 progetti scientifici, che hanno visto la partecipazione di 212 tra ricercatori e tecnici provenienti da istituzioni di tutta Italia.

Molti i risultati ottenuti sul piano scientifico: oltre agli osservatori permanenti di meteo-climatologia, sismologia e geodetica, sono stati sviluppati tra gli altri progetti riguardanti lo studio di specie ittiche del Mare di Ross e la capacità di produrre cosmaceutici e nutraceutici dalle risorse biologiche marine. Inoltre, presso la Stazione Concordia è entrato in funzione il secondo radar ionosferico della rete planetaria SuperDARN.

Nel corso della spedizione sono proseguite le opere di ammodernamento delle infrastrutture: il nuovo acquario di supporto ai progetti di biologia marina, un impianto fotovoltaico che ha prodotto 10mila kWh di energia elettrica, l'implementazione dell’impianto eolico, telecontrollabile da remoto, che fornisce energia per il mantenimento in funzione durante l’inverno degli osservatori scientifici permanenti.

I collegamenti con l’Antartide sono stati realizzati con l’impiego di nuovi vettori per il trasporto di personale e cargo: per la prima volta in assoluto aerei a turbina (un Airbus A319 del Programma antartico australiano e un Ilyushin IL76) hanno utilizzato la pista di atterraggio ricavata sul ghiaccio. Sono inoltre proseguite le attività finanziate dal MIUR per la realizzazione dell’aviopista sulla terraferma a Boulder Clay, nei pressi della base Zucchelli, il cui completamento è previsto tra circa 2 anni.



(Foto: Bkliesen, CC 3.0 Unported)
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