(Teleborsa) - Due giorni critici, il 20 e 21 marzo prossimi, metteranno a dura prova la tenuta del Governo del cambiamento.
Il secondo giorno si discuteranno le
due mozioni di sfiducia presentate da Pd e Fi per la gestione della vicenda TAV nei confronti del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli.
Nel testo presentato dai DEM a Palazzo Madama si legge che "Toninelli avrebbe spudoratamente mentito al Parlamento e al Paese nonché al governo francese e all'Unione europea, sottoponendo all'attenzione di tutti un'analisi costi/benefici palesemente infondata e ora oggetto di aggiustamenti da parte del presidente del Consiglio".
Fratelli D'Italia, a quanto si apprende, non presenterà una mozione autonoma, ma sarebbe propensa a votare a favore di entrambe le mozioni.
Il giorno prima ci sarà la votazione nell'Aula di Palazzo Madama sulla
relazione della giunta per le immunità che nega l’autorizzazione a procedere nei confronti del Ministro degli Interni, Matteo Salvini, indagato per il caso della nave Diciotti.
Intanto
il premier Giuseppe Conte, alla fine del
vertice odierno di maggioranza sulla TAV,
esclude una crisi nella maggioranza e ritagliandosi un ruolo di mediatore cerca un punto di equilibrio fra leghisti e grillini. "Posso garantire che prenderemo una decisione per tutelare l'interesse nazionale e di tutti i cittadini. Siccome prenderemo una decisione nell'interesse nazionale
il Governo non può cadere. Credo
una scelta entro venerdì". E poi: "Rispetto le posizioni della Lega e del M5S, ma sarò garante che queste posizioni pregiudiziali non pesino sul tavolo. Partiremo dall'analisi costi-benefici".