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Atlantia, Castellucci: "Il 2018 anno di grande cambiamento"

CEO del Gruppo Giovanni Castellucci commenta risultati 2018 in conference call dopo pubblicazione bilancio ricordando gli eventi di esercizio con acquisizione di Abertis

Finanza
Atlantia, Castellucci: "Il 2018 anno di grande cambiamento"
(Teleborsa) - "Il 2018 è stato un anno particolare, di grande cambiamento". Con queste parole il CEO di Atlantia, Giovanni Castellucci, ha aperto la conference call per la presentazione dei risultati 2018, che hanno evidenziato risultati positivi nonostante i costi legati al Ponte di Genova.



La tragedia del Ponte ha segnato la seconda metà dell'anno


E proprio a Genova ed alle vittime della tragedia causata dal crollo del Ponte Polcevera è andato il pensiero del numero uno del Gruppo, che ha ricordato le vittime ed i danni ed il sostegno offerto sin dall'inizio alla popolazione. "Continuiamo a cooperare con le autorità e la popolazione per risarcire vittime e ridurre disagi alla cittadinanza".

L'operazione Abertis testimonia la nascita di un grande Gruppo internazionale

Il CEO del Gruppo ha ricordato l'importanza dell'acquisizione di Abertis, completata a fine ottobre, che testimonia la nascita di un Gruppo internazionale che vanta quasi 40 mila dipendenti in tutto il mondo.

"Atlantia oggi è un Gruppo completamente diverso, più grande, più internazionale, diversificato per generare più valore - dalle autostrade agli aeroporti - e si unisce anche ad uno dei più grandi Gruppi di costruzioni del mondo (ACS)", ha spiegato Castellucci.

Risultati in crescita e solida posizione finanziaria

Il CFO del Gruppo Giancarlo Guenzi ha illustrato come appare oggi Atlantia, includendo Abertis, un Gruppo da circa 11 miliardi di fatturato ed oltre 7 miliardi di Ebitda, che gestisce 14 mila chilometri di autostrade e conta 63 milioni di passeggeri negli aeroporti.

Una crescita garantita da tutte le aree di business e geografiche. L'Italia conta per il 46% dell'Ebitda, con Autostrade per l'Italia che ha un peso del 32% dell'Ebitda complessivo ed Aeroporti di Roma dell'8%.

Nello stesso tempo Atlantia vanta una solida posizione finanziaria, benché il debito sia aumentato a 37,9 miliardi, in larga parte all'acquisto di Abertis (circa 29 miliardi). L'approvvigionamento finanziario copre le necessità di finanziamento almeno sino al 2022.

Il futuro è sfruttare le potenzialità e creare valore

E' stato nuovamente Castellucci ad illustrare le priorità del futuro, che puntano sostanzialmente a massimizzare le sinergie ed i benefici, creando valore per tutti gli stakeholder.

Fra le priorità la creazione di valore per Abertis, sfruttando sinergie e partnerhip con ACS, e lo sviluppo degli asset italiani, in particolare con l'esempio virtuoso di Aeroporti di Roma. "Una testimonianza che il modello Atlantia funziona", ha sottolineato il numero uno del Gruppo.

Fra gli altri obiettivi, c'è quello di massimizzare i ritorni degli investimenti, focalizzarsi sulle piattaforme per accrescere presenza globale, anche attraverso la valutazione di una possibile cessione di qualche quota di minoranza di Aspi: "Un punto fondamentale della nostra strategia è la rotazione del capitale così da generare più valore, vendendo assets maturi e recuperando risorse per rafforzare la diversificazione e i ricavi da nuove iniziative".

Sul dividendo, il CFO Guenzi ha affermato che "lo scorso anno, dopo la vicenda di Genova, il Consiglio ha deciso di non distribuire l'acconto sul dividendo per l'esercizio 2018 abitualmente messo in pagamento nel mese di novembre. Ma al momento non vediamo alcuna ragione di non confermare l'iterimdividend".

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