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TAV della discordia, Governo sull'orlo della crisi: botta e risposta Salvini-Di Maio

Il Ministro dell'Interno: "Vado fino in fondo, vediamo chi ha la testa più dura". La replica del Leader pentastellato: "Irresponsabile". Intanto la Francia va in pressing

Economia, Trasporti
TAV della discordia, Governo sull'orlo della crisi: botta e risposta Salvini-Di Maio
(Teleborsa) - Nonostante le smentite di facciata dei giorni scorsi, era chiaro a tutti che la partita della TAV fosse finita su un binario decisamente scomodo e pericoloso. Una situazione di stallo che sembra essere precipitata nelle ultime ore. Adesso la questione, oltre che economica, è anche seriamente politica con la crisi di Governo che scalda i motori.

Lega e Cinquestelle, infatti, sono lontani da un accordo e gli animi si accendono, insieme allo scontro che diventa sempre più duro tra i due partiti al Governo. Intanto, Conte, impegnato nella mediazione, esce allo scoperto e parla di "forti dubbi sull'opera".

SALVINI "VADO FINO IN FONDO" - "Nessuno di noi firmerà per stoppare la Tav", ha ribadito il ministro dell'Interno, Matteo Salvini, ospite di Paolo Del Debbio a "Dritto e rovescio" su Rete4. "L'Italia ha bisogno di più infrastrutture: dobbiamo andare avanti, con i 'no' non si va da nessuna parte". Quanto al braccio di ferro con i Cinquestelle e con Luigi Di Maio, Salvini è chiaro: "Vado fino in fondo, vediamo chi ha la testa più dura".

DI MAIO: ATTEGGIAMENTO IRRESPONSABILE" - Non tarda ad arrivare la replica del collega pentastellato che usa toni altrettando espliciti: "Abbiamo solo chiesto la sospensione dei bandi per un'opera vecchia di 20 anni, lo abbiamo chiesto perché previsto dal contratto - dice Di Maio. E cosa fa Salvini? Oltre a forzare una violazione del contratto minaccia pure di far cadere il Governo?Io questo lo considero un comportamento irresponsabile, proprio mentre siamo in chiusura su due misure fondamentali come reddito e quota 100".

FRANCIA IN PRESSING - Intanto, in attesa della decisione finale interviene il Ministro dei Trasporti francese Elisabeth Borne. Bruxelles "finanzia il 40% della Tav, ma ha detto di essere pronta a salire al 50% per questo progetto molto importante", ha detto nella giornata di ieri ricordando che la Francia ha "firmato un trattato con l'Italia che prevede la realizzazione dell'opera" e auspicando "che gli italiani ci diranno che sono pronti a realizzare il tunnel insieme a noi". Sale dunque il pressing nei confronti del nostro Paese da parte della Francia: "Non faremo un tunnel da soli, confido che gli italiani confermino il loro impegno".

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