(Teleborsa) -
Marzo pazzerello, si dice così. E anche quest'anno non ha fatto eccezione. Mai così pazzo il
mese di marzo con temperature minime e massime superiori d
i tre gradi rispetto alla media che hanno fatto esplodere una del tutto insolita contemporanea fioritura delle diverse specie di piante, mentre nei prati sono arrivate in forte anticipo primule viole e margherite. Lo dice un monitoraggio Coldiretti sulla base dei dati Ucea relativi alla prima decade con l’innalzamento della
colonnina di mercurio che ha fatto sbocciare i fiori in anticipo rispetto all’arrivo della
primavera astronomica.Le
anomalie hanno riguardato tutte le regioni della Penisola con temperature massime superiori alla media addirittura di
5,1 gradi in Emilia, di
3,8 gradi in Trentino, di
3,7 gradi in Veneto, di
3,6 gradi in Friuli come in Toscana, di
3,4 gradi in Sardegna, di 3,3 gradi nelle Marche d 3 gradi in Sicilia.
ALLARME SICCITA' - A preoccupare soprattutto al
Nord è anche una storica
siccità un inverno asciutto segnato da precipitazioni dimezzate (-50% al nord rispetto alla media), che hanno lasciato a secco fiumi, laghi, invasi, terreni e senza neve le montagne, nel momento in cui l’acqua è essenziale per l’irrigazione delle coltivazioni, secondo una analisi Coldiretti sulla base degli ultimi dati Isac/Cnr.
PERICOLO INCENDI - Temperature elevate e siccità sono peraltro un
mix esplosivo per gli
incendi che hanno colpito duramente quest’anno l’Italia del Nord, con un aumento di oltre 20 volte rispetto allo scorso anno. Nel 2019 nella Penisola sono divampati ben
67 incendi dall’inizio dell’anno con
1.851 ettari bruciati contro gli appena 3 roghi dello stesso periodo del 2018 e 16 ettari devastati.