(Teleborsa) - L'andamento dei
prezzi al consumo a
marzo, con un
+0,3% rispetto a febbraio,
"è in linea con le attese". Lo afferma l'Ufficio studi della Confcommercio, secondo cui il dato sull'inflazione
"appare ancora condizionato da fattori stagionali. La ricomposizione di questi impulsi lascia immutato il tasso di variazione tendenziale dei prezzi (+1% esattamente come a febbraio)".
Nel complesso
"la struttura dell'inflazione appare stabile: alimentari, abitazione e altri beni e servizi la sostengono, le comunicazioni la deprimono. Praticamente irrilevante è la componente di fondo".
"Pur rappresentando la
bassa inflazione - sottolineano i commercianti - il
principale sostegno per il potere d'acquisto, gli effetti sui consumi restano limitati a causa dell'elevata
variabilità dei prezzi dei beni e dei servizi ad alta frequenza d'acquisto, il cui andamento (+1,5% a febbraio e +1,6% a marzo) incide in misura
rilevante sulla percezione delle famiglie".