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Brexit, May scrive a Tusk e chiede rinvio al 30 giugno

Con una clausola di flessibilità in modo da poter uscire anche prima

Economia, Politica
Brexit, May scrive a Tusk e chiede rinvio al 30 giugno
(Teleborsa) - A Londra proseguono le trattative tra Tories e Laburisti, ma col passare delle ore, il rischio di andare a sbattere contro un catastrofico No deal, una Brexit senza accordi - con il relativo caos che ne conseguirebbe - diventa sempre più concreto.

Downing Street ha fatto sapere che Theresa May ha inviato una lettera al Presidente del Consiglio Ue per proporre un rinvio dell’uscita dall’Unione fino al 30 giugno. “Nel caso in cui le parti siano in grado di ratificare più velocemente, l’estensione sarà conclusa prima”, scrive May in una lettera a Tusk, in vista del summit straordinario dei leader Ue della prossima settimana.

Tradotto? La presa d’atto che non è possibile sbloccare la situazione entro il 12 aprile, rischiando di andare a sbattere contro un catastrofico No Deal. Da qui, la richiesta di estensione fino al 30 giugno, ma con una clausola di flessibilità in modo da poter uscire anche prima.

IL DILEMMA DELLE ELEZIONI EUROPEE: LONDRA VOTA O NON VOTA? - Sullo sfondo, particolare non da poco conto, l'appuntamento con le Elezioni europee in programma il 23 maggio: la prima condizione posta da Bruxelles per l’ok al piano di rinvio è proprio che il Regno Unito partecipi al voto, eventualità che, a tre anni dal Referendum, imbarazzerebbe non poco la May che proprio per questo ha fin qui sempre cercato di evitare.

In quest'ottica, "il Governo britannico vuole concordare una tabella di marcia per la ratifica che permetta al Regno Unito di ritirarsi dall’Ue prima del 23 maggio e così cancellare le elezioni parlamentari europee – si legge nella lettera che la May ha scritto a Tusk, in vista del vertice del 10 aprile – ma continuerà a fare preparazioni responsabili per organizzarle, se questo piano “non si dimostrasse possibile", conclude la Premier.
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