(Teleborsa) -
Boeing attende di conoscere la reazione di Wall Street all’annuncio fatto venerdì scorso, 5 aprile, a contrattazioni chiuse, quando
Dennis Muilenburg, amministratore delegato del costruttore americano, ha spiegato che la produzione mensile dei
737 Max 8 scenderà con effetto immediato da
52 a 42 esemplari. Una decisione assunta in attesa di stabilire i tempi necessari a ottenere le nuove certificazioni, dopo avere aggiornato il software che governa le procedure antistallo e quello che assiste i piloti nell’inviluppo di volo, e permettere all’aeromobile di tornare a volare dopo i due disastri che hanno provocato 346 vittime.
Il piano industriale prevedeva di elevare la quota mensile di aerei prodotti da 52 a 57, a partire dal mese di giugno 2019. L’incidente occorso lo scorso mese di marzo al 737 Max 8 della
Ethiopian Airlines ha disegnato uno scenario imprevisto per Boeing, che, oltre a registrare una perdita complessiva di
25 miliardi di dollari del titolo in borsa, è impegnata a rivalutare dal punto di vista tecnologico il velivolo contraddistinto dal più grande successo commerciale, con
oltre 5.000 ordini. A convincere gli operatori aerei civili le prestazioni legate al risparmio di carburante e alla riduzione del rumore, e la migliore efficienza generale per vincere la sfida della competitività.
Boeing intende riguadagnare la fiducia piena dei propri clienti e, con ogni probabilità, lo farà al
Salone Aerospaziale di Parigi Le Bourget, che si aprirà il 17 giugno prossimo, quando spera di avere completato i nuovi test di volo che serviranno a ottenere il via libera della FAA, per poi estendere la validità delle nuove certificazioni alle autorità civili degli altri Paesi nel mondo.